“Lo stadio si deve fare. Rimanere a San Siro non è più un’opzione. Non ci sono alternative se si vuole tenere il passo con i grandi club europei. Finalmente amministrazione comunale e club dialogano in maniera costruttiva. Il nuovo stadio sarebbe servito già 20 anni fa, altro che 10″.
L'eredità di una visione anticipatrice
—Con l'avvento della proprietà cinese e successivamente di Elliott, Barbara si defilò. Il suo percorso al Milan si concluse senza la conquista di trofei, ma lasciò una consapevolezza: aveva tentato di innescare un cambiamento in un ambiente restio alle novità.
Oggi, in un'epoca in cui il Milan è ancora alla ricerca di uno stadio di proprietà e la società valuta nuove strategie sotto la guida di RedBird, tra fondi e dinamiche geopolitiche, le idee di Barbara Berlusconi appaiono meno come mere visioni e più come premonizioni.
Buon compleanno, Barbara. Per molti eri semplicemente "la figlia del presidente". Per altri, invece, eri la dirigente che aveva intuito la direzione che il calcio avrebbe preso.
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