Il portiere brasiliano, salutava così San Siro dopo nove stagioni indimenticabili sotto la Madonnina. Nove anni costellati di trionfi che hanno scolpito il suo nome nella leggenda del Milan: due Champions League, uno scudetto, due Supercoppe Europee, una Supercoppa Italiana, un Mondiale per club e una Coppa Italia. Un palmarès impressionante che testimonia il suo contributo fondamentale alle fortune del club in un'era dorata.
Quella formazione del Milan schierata da Leonardo vedeva in campo, oltre a Dida tra i pali (poi sostituito all'87' da Abbiati per un ultimo saluto), nomi che hanno fatto la storia recente del club: Zambrotta, Thiago Silva, Favalli (poi Nesta), Antonini, il grintoso centrocampo formato da Gattuso, Pirlo e Seedorf, e un tridente offensivo di talento con Pato, Borriello e l'estro di Ronaldinho (che lasciò il campo al 70' per far spazio a Inzaghi).
Dall'altra parte, una Juventus in cerca di riscatto schierava Buffon (sostituito nell'intervallo da Manninger), Zebina (poi Caceres), Cannavaro, Chiellini, Grosso, Salihamidzic (poi Camoranesi), Poulsen, Marchisio, Candreva, Iaquinta e capitan Del Piero.
La partita, arbitrata da Trefoloni, vide il Milan dominare la scena, regalando ai propri tifosi un'ultima gioia in campionato prima dell'addio di Leonardo e del commosso saluto a Dida. Il gol di Antonini al 14' aprì le danze, seguito dalla doppietta del "Fenomeno" Ronaldinho al 28' e al 67', che infiammò il pubblico di San Siro.
Quel 15 maggio 2010 resta una data significativa nella memoria dei tifosi milanisti: la celebrazione di un traguardo europeo, l'omaggio a un grande portiere che ha fatto la storia del club e l'addio di un allenatore che ha lasciato un segno, seppur breve, sulla panchina rossonera. Un pomeriggio di sport e di emozioni, scolpito nella ricca storia del Milan.
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