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Ziliani: “Milan trasformato in una barzelletta. Ibrahimovic un guitto”

Fabio Barera Redattore 
Zlatan Ibrahimovic RedBird AC Calciomercato MilanZlatan Ibrahimovic RedBird AC Calciomercato Milan
Il giornalista Paolo Ziliani ha espresso un proprio commento in merito a Torino-Milan, attaccando ancora una volta Zlatan Ibrahimovic

Il giornalista Paolo Ziliani ha espresso un proprio commento, attraverso un post pubblicato sul suo account 'X', soffermandosi in modo particolare sulla sconfitta del Milan contro il Torino e attaccando ancora una volta Zlatan Ibrahimovic. Ecco, dunque, il suo pensiero in merito.

Milan, Ziliani attacca senza filtri Ibrahimovic: parole durissime. E su Maldini ...

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"Comando io, sono il boss e tutti i resti lavorano per me". Cinque mesi dopo il proclama di Ibra nella notte (infausta) col Liverpool, la sola cosa rimasta sono "i resti". Del Milan che non c'è più. Aggiungere altre parole a quanto scritto fin da subito in questa stagione dell'orrore sul conto del povero Milan. Messo nelle mani di un guitto e trasformato in barzelletta non ha senso. Per capire cosa sia diventato oggi il Milan non c'è modo migliore che riascoltare lui, il Dio del calcio messo al posto di Maldini per 'fare la storia'".

"In attesa di Como-Napoli di oggi a mezzogiorno, importantissimo per vedere in che condizioni - non solo di classifica - spedirà il Napoli ad affrontare la sfida scudetto di domenica prossima con l’Inter. E in attesa di Cagliari-Juventus di stasera, altro match destinato a dare un indirizzo più chiaro alla lotta per il 4° posto-Champions (io un’idea su chi arriverà 4° già ce l’ho), mi sono chiesto quale potesse essere, senza correre il rischio di cadere nella ripetitività, il migliore commento alla giornata di ieri. E dopo averci a lungo riflettuto ho pensato che nulla potesse andar meglio di quegli 81 secondi di parole pronunciate dal numero 1 del Milan Zlatan Ibrahimovic una vita fa (ma neanche tanto) ai microfoni di Sky".

"Era il 17 settembre 2024 e di lì a poco il Milan sarebbe stato asfaltato dal Liverpool a San Siro. Ma il Liverpool in tutto questo non c’entra. C’entra quel che è successo dopo, i rovesci in serie del Milan fino ad arrivare a Feyenoord e Torino dei giorni nostri. Cinque inenarrabili e interminabili mesi passati col nostro eroe, Zlatan Ibrahimovic, indefessamente impegnato (sono parole sue) a “fare la storia”. E visto che c’è davvero chi gliela lascia fare, che dire. Lunga vita a lui (anzi a Lui: dopotutto è di Dio che stiamo parlando) e auguri di cuore ai milioni e milioni di tifosi del Milan sparsi in ogni angolo del mondo. A occhio e croce, ne hanno bisogno". LEGGI ANCHE: Milan, Reijnders l'unico salvagente. Una stagione eccelsa, ma sprecata? Ecco i numeri>>>