Ricordando accoppiate di grandi attaccanti, vengono citati i nomi di Vialli e Mancini, di Pulici e Graziani, e, infine, di Osimhen e Kvaratskhelia. Questi ultimi sono stati in grado di esprimere un connubio praticamente perfetto di tecnica, abbinata a forza e velocità. Allo stesso modo - si legge sulla rosea - Vlahovic e Leao sarebbero "due che dalla metà campo in avanti potrebbero travolgere qualsiasi ostacolo: per forza, progressione, fisicità".
Vlahovic e Leao nelle mani di Allegri
—Lo scenario immaginato è tanto più promettente quanto più ce lo si figura in campo, nel contesto tattico di Allegri. A Max - come hanno dimostrato le prime amichevoli - interessa curare molto la fase difensiva, base di partenza per raggiungere grandi successi. Dunque, in un Milan attendista, che gioca con un blocco basso ma è sempre pronto a ripartire, la velocità di Leao in campo aperto e l'esuberanza fisica di Vlahovic potrebbero sprigionarsi in tutta la loro potenza. Un quadro idilliaco. Ancor di più se alle loro spalle ci fossero il piede educatissimo e la regia illustre di Luka Modric.
Rimane un unico dubbio, riguardante la costanza di rendimento dei due: "Sarebbe fondamentale [...] convincerli che la continuità fa parte del repertorio di qualsiasi grande giocatore. E dunque servirebbe il Leao dello scudetto rossonero e il Vlahovic degli anniviola". Il Milan, però, potrebbe avere la soluzione già in casa: "Ma nessuno più di Allegri - che sa intercettare le qualità professionali e stimolare quelle personali - può essere l'uomo giusto per creare e gestire un tandem davvero perfetto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/7d8c05dafd1da1816dc4fa5589d2364d.jpg)