Leao al centro del progetto e un dilemma da risolvere
—L'idea di schierare Rafael Leao come prima punta è un'intuizione di Allegri che l'attaccante portoghese ha subito fatto sua, tanto da sbloccare il match con un colpo di testa da vero numero 9. L'esperimento, però, è durato poco a causa di un indurimento al polpaccio che ha costretto il giocatore a uscire.
Come riferito dal Corriere dello S, l'uscita di Leao ha riaperto un dibattito che continuerà a tenere banco fino alla chiusura del mercato: se dovesse arrivare un vero centravanti, come Vlahovic o Hojlund, quale sarà la posizione del portoghese? Tornerà sull'esterno o affiancherà la nuova punta, lasciando a Pulisic il ruolo di trequartista? La risposta a questa domanda è la chiave per capire come si svilupperà il nuovo attacco del Milan.
Solidità ritrovata e un'emozione in più
—Al di là dell'attacco, la difesa a tre, composta da Tomori, Gabbia e Pavlovic, ha dato subito segnali positivi. I giocatori sono sembrati a loro agio e a proprio agio con il nuovo schema. Il Milan ha dimostrato di essere una squadra "di responsabilità" fin dai primi minuti, attaccando con convinzione e gestendo il vantaggio con lucidità, come se avesse ritrovato una sicurezza e una compattezza smarrite.
Ma San Siro non è stato solo il teatro di una vittoria. L'ingresso in campo di Luka Modric ha scatenato un boato, un'ovazione che ha testimoniato la grande attesa per il fuoriclasse croato. Un'emozione forte, che si è unita a un momento di commozione per il piccolo Elliott, un ragazzo a cui il Bari e il calcio intero hanno dimostrato un affetto straordinario.
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