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SERIE A

Serie A, i club più indebitati col fisco: Inter e Milan agli antipodi

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È stata stilata una classifica che riguarda i top club di Serie A e il loro indebitamento col fisco. Ecco le posizioni delle varie società

Fabio Barera

Con la Serie A alle prese con la scadenza per il versamento delle tasse, risulta interessante capire la situazione dei diversi club italiani a livello fiscale. L'edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, a tal proposito, ha stilato una lista che comprende tutte le migliori società della massima serie.

Sul calcio italiano pende una cartella esattoriale che ammonta ad oltre mezzo miliardo di euro e scadrà il 22 dicembre, ma non tutti i club sono indebitati allo stesso modo. Da ricordare inoltre che praticamente tutti i club, esclusa la Cremonese, si sono avvalsi della sospensione concessa con la manovra. Parliamo di circa 380 milioni per la Serie A, 100 per la Serie B e 30 per la Serie C.

Come prevedibile, il Milan è la big più virtuosa in Serie A, dal momento in cui è indebitata di appena 10 milioni di euro. Negli ultimi anni, si è visto come i rossoneri abbiano tenuto parecchio in considerazione questo aspetto. Non deve quindi sorprendere la posizione del Diavolo in questa particolare classifica.

Serie A, la classifica delle squadre più indebitate

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A guidare la graduatoria c'è l'Inter, che nel 2022 non ha saldato Irpef e contributi per circa 50 milioni di euro. Alle sue spalle seguono le due capitoline, con la Lazio che ha debiti pari a 40 milioni e la Roma che ne ha 38 all'incirca. Più indietro troviamo la Juventus a 30 milioni, poi il Napoli a 25, la Fiorentina a 15 e come detto, per ultima, il Milan, fermo a 10.

Esistono alcuni casi particolari, poi, come Hellas Verona e Sampdoria, che sembrano avere difficoltà a pagare, e vengono considerate a rischio. Così come non vivono un'ottima situazione nemmeno Torino, Lecce, Lazio, Empoli e Udinese.

In aggiunta c'è da tenere presente che il governo sembra non aver accettato la rateizzazione richiesta dalla Serie A, che però già esiste. Ogni società in debito, infatti, può pagare in più anni con una multa del 10%.

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