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Arrigo Sacchi (ex allenatore AC Milan) ha commentato Milan-Lazio 1-2 (Serie A 2024-2025) a 'La Gazzetta dello Sport' | News (Getty Images)
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni, dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha commentato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola la sconfitta interna, 1-2, maturata ieri sera dal Diavolo a 'San Siro' contro la Lazio nella 27^ giornata della Serie A 2024-2025.
"Un altro scivolone del Milan, e adesso la rincorsa alla zona Champions diventa quasi impossibile - ha esordito Sacchi sulla partita -. Finale incredibile, perché la Lazio vince con un calcio di rigore nel periodo di recupero, ma la sostanza è sempre la stessa: quella rossonera non è una squadra, inutile girarci tanto intorno".
"Il pubblico rossonero ha fischiato parecchio, dimostrando tutta la sua insoddisfazione per una stagione che finora è stata insufficiente - il commento del 'Profeta di Fusignano' sull'ennesima battuta d'arresto stagionale del Milan di Sérgio Conceição -. Quello che mi ha sorpreso, osservando il Milan, è che c’è stata troppa confusione, un’esagerata frenesia che ha determinato uno sviluppo della manovra decisamente poco pulito. A volte i rossoneri acceleravano, a volte rallentavano, ma senza che tutto ciò rientrasse in un preciso piano tattico".
Sacchi ha poi proseguito così su Milan-Lazio. "Da parte milanista, c’è stata quindi molta approssimazione, mentre dall’altra ho visto un gruppo che ha ottime conoscenze e sa come sistemarsi sul campo. Rafael Leão ha fatto due belle cose, di questo gli va dato merito, ma possono bastare due cose in una partita? Per come vedo io il calcio sono poche. E comunque, in particolare a livello difensivo, non ho notato quell’ordine che è necessario per riuscire a fronteggiare le avanzate degli avversari".
"Ora, considerando le condizioni del Milan attuale, mi sembra difficile che possa rientrare nella volata per un posto in zona Champions - l'amara verità dell'allenatore che, alla guida dei rossoneri, ha vinto tutto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta -. Il guaio è che, così giocando, il club perde fascino, scontenta il pubblico, crea polemiche che non fanno bene alla costruzione del futuro".
"Resto convinto del fatto che tutto dipende dalle decisioni prese in estate, in sede di mercato. Decisioni che ho sempre giudicato sbagliate, perché è stato ingaggiato un allenatore (Paulo Fonseca) che non aveva la totale fiducia dei dirigenti e perché sono stati acquistati giocatori che non erano funzionali al suo progetto di gioco. In simili condizioni, è difficile poter fare bene. E Conceição ha ereditato una squadra che lui non aveva costruito e alla quale, finora, non è riuscito a dare il proprio stile", la chiosa di Sacchi sui rossoneri. LEGGI ANCHE: Milan, Furlani vs Ibra: lo svedese perde sostegno nel club. Conceicao solo, Cardinale in arrivo >>>
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