Marco Pasotto chiarisce il ruolo di Zlatan Ibrahimovic al Milan: non più frontman mediatico, ma consulente chiave per proprietà e mercato
Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha commentato sull’organigramma rossonero riguardo a Zlatan Ibrahimovic. Ha spiegato: "Questa estate per lui significa l'ingresso in una dimensione ancora diversa. L'arrivo di Tare (dirigente che, di base, non ha bisogno di tutor e consiglieri ad personam) e quello di Allegri (vale lo stesso ragionamento di Tare) ha riempito caselle che negli ultimi anni si sono rivelate deficitarie".
Ha proseguito poi: "C'è stato un momento, e pure piuttosto lungo, in cui Ibra è stato a tutti gli effetti il frontman del Diavolo. Era come il prezzemolo, ovunque. Una sovraesposizione che, tra l'altro, non riscuoteva un grande entusiasmo nella proprietà. Nell'idea di RedBird il suo ruolo non doveva - e non deve - essere il principale punto di riferimento mediatico. Ora questa sovraesposizione non c'è più, anzi. Qualche giorno fa il club ha organizzato un incontro informale con i media, a cui hanno preso parte Furlani e Tare".