Nuovo stadio Milan: RedBird a La Maura? Le altre opzioni sul tavolo
Paolo Scaroni (Presidente AC Milan) e Giorgio Furlani (amministratore delegato AC Milan) ieri in Comune per l'incontro sul nuovo stadio | Milan News (Getty Images)
Il Milan vuole costruirsi il nuovo stadio da solo. L'area dell'ippodromo La Maura sembra essere quella prescelta. Ma ci sono anche altre idee
Daniele Triolo
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato della vicenda del nuovo stadio del Milan. Sì, perché il club rossonero, in via ufficiale, ha comunicato ieri al Comune di Milano ed all'Inter l'interesse per l'area dell'ippodromo La Maura. L'obiettivo? Costruire un nuovo impianto sportivo tutto rossonero. Sganciandosi, quindi, dal progetto per il nuovo stadio comune in zona San Siro, ma restando all'interno della città.
Ora il Milan si prenderà del tempo per analizzare il tutto, poi vedrà il da farsi. La 'rosea', intanto, ha parlato un po' de La Maura. Si tratta di una zona verde a nord-ovest di San Siro, un'area di 75 ettari nella quale si trovano le piste di allenamento per i cavalli e l’ippodromo del trotto. Ora, il primo tema da considerare è la proprietà dell’area.
Snaitech, storico proprietario, ha infatti firmato un preliminare di vendita con F3A Green, che si perfezionerà nel dicembre 2024 al verificarsi di determinate condizioni. Situazione non semplice perché, in questi due anni, l’area resterà attiva. Il vantaggio per il Milan è poter trattare con un soggetto privato, evitando le problematiche burocratiche di un’Amministrazione pubblica.
Lo svantaggio? L’area verde è parte del Parco Agricolo Sud Milano, con immaginabili conseguenze a tema ambientale. Le polemiche sui metri cubi di cemento, già presenti per il progetto del nuovo stadio per Milan e Inter a San Siro, tornerebbero inevitabilmente a complicare l’iter di approvazione.
Il Milan, che sta studiando il dossier La Maura di poche settimane, non si sbilancia. La viabilità, per esempio, è tutta da studiare. Nonostante l'area sia servita di fatto da tre fermate della metropolitana, Lampugnano, Uruguay e Bonola, a circa un chilometro di distanza.
Tra questo mese di marzo e il prossimo mese di aprile il Milan avrà capito se costruire o meno il nuovo stadio lì. Nell'eventuale progetto La Maura sarebbe anche compreso, per 'La Gazzetta dello Sport', lo spostamento del 'Vismara', il centro sportivo delle giovanili rossonere oggi a sud di Milano.
Sesto e San Donato ipotesi, però, da non scartare
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Il Diavolo, insomma, non vede più San Siro nel suo futuro: RedBird vuole accelerare e, nel frattempo, non ha di certo cestinato le altre opzioni per la costruzione del nuovo stadio tutto del Milan. Sesto San Giovanni, per esempio, resta un'ipotesi su cui il club di Via Aldo Rossi ha lavorato molto. I problemi, però, non mancano, nonostante l'interesse dell'Amministrazione comunale.
Il Milan, infatti, ha recentemente chiesto a Hines, proprietaria dell'area e a Banca Intesa di abbassare il prezzo. Segno di un interesse concreto. Meno semplice, però, completare l'iter di bonifica avviato negli scorsi mesi. Ecco perché è vietato sottovalutare l'area di San Donato Milanese, a sud-est della città. Milan, Maldini piazza un colpo di mercato in Serie A >>>
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