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NUOVO STADIO

Nuovo stadio Milan, si è mosso Cardinale: in testa c’è La Maura

Gerry Cardinale AC Milan nuovo stadio Milan
Gerry Cardinale si è mosso con decisione per il nuovo stadio del Milan. Priorità La Maura. Ieri due summit istituzionali. Il punto

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato del nuovo stadio del Milan visto che ieri Gerry Cardinale, proprietario del club rossonero e managing partner del fondo RedBird, accompagnato dall'amministratore delegato del Diavolo, Giorgio Furlani, ha avuto due summit istituzionali sul tema a Milano.

Nel primo ha incontrato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, a Palazzo Marino. Nel secondo Attilio Fontana, il Presidente della Regione Lombardia. In entrambi i casi, Cardinale ha fatto ruotare i suoi ragionamenti, in merito la realizzazione del nuovo stadio del Milan, principalmente intorno ad un concetto: urgenza.

Nuovo stadio Milan, Cardinale ha fretta 

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Il Milan, per la realizzazione del suo nuovo stadio - tutto rossonero, ha posto grande attenzione sull'area dell'ippodromo La Maura. Anche se va sottolineato come le altre opzioni (Sesto San Giovanni, San Donato Milanese) restino assolutamente possibili. L'intenzione è quella di procedere da soli, senza l'Inter, abbandonando quindi il progetto condiviso sin dal 2019.

Cardinale ha assicurato, secondo la 'rosea', che le scelte del Milan non intendono andare contro nessuno, ma che vanno soltanto nell'interesse specifico del club. Per il proprietario del club di Via Aldo Rossi, la vicenda stadio deve svoltare e deve farlo in tempi piuttosto rapidi.

La situazione di un nuovo impianto sportivo in zona San Siro, tra l'altro, resta complessa. Emanuela Carpani, sovrintendente alle Belle Arti, ha fatto presente come, al momento, non ci sia né un vincolo paesaggistico né uno culturale sull'area e sullo stadio 'Giuseppe Meazza'. Ma potrebbe scattare nel 2025, quando il secondo anello compirà 70 anni di vita.

A quel punto diventerebbe impossibile la demolizione e le squadre resterebbero con il cerino in mano. Ecco perché, secondo 'La Gazzetta dello Sport', in questo mese di marzo il Milan concentrerà i propri sforzi sullo studio dell'area La Maura. Tra le ipotesi, è quella giunta più tardi sul tavolo di Cardinale.

Manca, dunque, ancora un progetto, così come ci sono da definire costi, viabilità ed altri aspetti. Verrà fatto tutto nelle prossime settimane. Entro aprile il Milan vuole prendere una decisione e una direzione ben definita. Restare in città, con il suo nuovo stadio, per il Milan è certamente prioritario.

L'idea del Diavolo: stadio nell'area nord di La Maura

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Sarà fondamentale, in tal senso, ottenere strada libera dal punto di vista tecnico e politico. La situazione de La Maura è particolare: Snaitech, attuale proprietario, ha firmato un preliminare di vendita con F3A green di Federico Consolandi. Il Diavolo dovrà parlare con entrambe le società e lo sta già iniziando a fare.

I rossoneri vorrebbero realizzare lo stadio nella zona nord dell'area, sfruttandone la destinazione ad uso sportivo. Anche qualora la vendita dell'area a F3A green si concretizzasse, poi, Snaitech manterrebbe un diritto permanente su un'area a Sud per l'allenamento dei cavalli.

L'idea, ha chiosato il quotidiano sportivo nazionale, piace anche a Sala, che non vorrebbe che il Milan andasse fuori città e potrebbe destinare alla collettività una zona ora non accessibile, altro punto di forza della proposta rossonera per La Maura. Il Milan segue la stella del futuro: le ultime news di mercato >>>

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