Il DNA giochista, le doti da potenziatore
—De Zerbi ha il DNA rossonero (è cresciuto a Milanello da calciatore) e la mentalità del primo Arrigo Sacchi, rivisitata, però, come un novello Pep Guardiola. Tutti motivi per cui piace al Milan. Ma sarebbe anche alla sua prima, vera esperienza con una squadra famosa in tutto il mondo per l'obbligo di vincere. Al Marsiglia sta confermando le sue doti di 'potenziatore', ovvero la capacità di valorizzare i giocatori presenti in rosa. Farebbe la gioia di RedBird. Per lui il Milan è sempre stato un punto d'arrivo e certe occasioni, nella vita, passano una volta sola.
L'incognita Juventus, l'ostruzione di ADL
—La candidatura di Conte, per 'Tuttosport', ha soltanto dei pro. L'unico contro, però, può essere insormontabile. Vale a dire l'ostruzione che, sicuramente, Aurelio De Laurentiis farebbe nel caso in cui il suo allenatore - vincolato al Napoli da un contratto fino al 30 giugno 2027 - volesse andare via dopo appena una stagione. Con l'incognita Juventus (qualora lo chiamasse la 'Vecchia Signora', Conte non sarebbe insensibile al suo fascino, giustamente, da bandiera bianconera qual è), tra i motivi che lo spingerebbero al Milan anche il fattore tifosi.
La garanzia di successi, per giunta già ottenuti
—Portando Conte in rossonero, persino Gerry Cardinale - fischiato e criticato in ogni partita - ritroverebbe un po' di feeling con i sostenitori del Diavolo. Il terzo nome, poi, nell'agenda di Furlani e Paratici per il ruolo di allenatore del nuovo Milan è quello di Allegri. Che ha già allenato i rossoneri (2010-2014), vinto con i rossoneri (Scudetto e Supercoppa Italiana nel 2011) e vanta un profilo maggiormente internazionale rispetto a Conte, avendo disputato (ma perso) due finali di Champions League con la Juventus.
Milan, Allegri è libero. E sul mercato ...
—Per un club, una squadra, un ambiente che devono ritrovare solidità e certezze, Allegri è una garanzia. Poi è libero da impegni e, pertanto, potrebbe lavorare sin da subito alla ricostruzione del Milan. Guadagnando tempo sulla concorrenza. Il che, quando c’è di mezzo il calciomercato, può essere un fattore determinante. Allegri, poi, è uno che adatta il suo credo calcistico ai giocatori a sua disposizione e, in entrata, non chiederebbe la luna. LEGGI ANCHE: Milan e Inter, derby di calciomercato per uno dei migliori in Serie A >>>
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