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Milan, accordo con l’Uefa: niente coppe. Si va verso il settlement

Ivan Gazidis e Paolo Maldini, dirigenti del Milan (credits: GETTY Images)

Come viene riportato dalla "Gazzetta dello Sport", il Milan ha raggiunto l'accordo con l'Uefa raticato poi dal Tas: niente Europa League il prossimo anno

Salvatore Cantone

ULTIME MILAN - Come viene sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, non si può parlare di doccia fredda in quanto la cosa era nell’aria da settimane. Il Milan è stato escluso dalla prossima Europa League sulla base di un accordo – Consent award (lodo arbitrale transattivo) – raggiunto con la Uefa e ratificato dal Tas. La contropartita? Il club rossonero sana il pregresso sino al bilancio chiuso nel 2018 e dunque espia le sue "colpe".

THE END - Dopo il comunicato da parte del Tas, c'è stato anche quello del Milan: "L’attuale azionista di maggioranza ha rilevato il controllo del Club nel luglio 2018, ereditando consistenti e accumulate perdite. Tali perdite e le conseguenti violazioni dei parametri del FFP, riconducibili alla gestione della proprietà precedente, hanno generato le sanzioni dell’Uefa. Il Club riconosce e rispetta il Financial Fair Play e prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole». Traduzione? Il Milan farà di tutto per evitare di trovarsi sotto scasso nei prossimi mesi, cioè avere delle sanzioni che possono attuarsi in caso di partecipazione alle coppe 2020-21. I rossoneri, di fatto, hanno ottenuto ciò che volevano: un verdetto che accorpi i due trienni e la possibilità di ripartire da quello successivo.

FUTURO - Ma adesso cosa succede? Il Milan, non partecipando quest'anno alle coppe europee, sparisce formalmente dai radar dell'Uefa, ma la sostanza sarà diversa. Le spese dovranno essere comunque sostenibili, perchè altrimenti la prossima stagione, in caso di qualificazione in Champions League o in Europa League, potrebbe ripresentarsi lo stesso problema. La strada è quella di un Settlement agreement con l'Uefa, cioè un patteggiamento per sistemare il bilancio (solitamente triennale o quadriennale, che quindi in questo caso si concluderebbe nel 2023 o 2024), in modo da non essere deferiti tutti gli anni. L'importante sarà dimostrare a Nyon di aver intrapreso la strada giusta, cosa che il Milan sta facendo dal momento in cui il club è passato nelle mani di Elliott. La svolta? il 24 giugno scorso, quando i legali Uefa hanno fatto richiesta al Tas di estromettere il Milan. Scenario a cui il Milan ha risposto affermativamente. Insomma, Elliott può essere soddisfatto, così come Roma e Torino, che possono festeggiare (i giallorossi si qualificano direttamente per la fase ai gironi dell'Europa League, mentre i granata disputeranno i preliminari). Intanto ci sono delle novità molto importanti su Gianluigi Donnarumma, continua a leggere >>>

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