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Abatantuono precisa: “Resto rossonero, ma il Milan è ormai una banca”

Diego Abatantuono, grande tifoso del Milan (credits: GETTY Images)

Il noto attore e comico Diego Abantuono ha rilasciato un'intervista al "Corriere della Sera" in cui ha parlato della sua passione per il Milan

Salvatore Cantone

ULTIME MILAN - Negli ultimi giorni aveva fatto scalpore un'intervista all'attore Diego Abatantuono, che di fatto aveva dichiarato di essere diventato tifoso dell'Atalanta (CLICCA QUI per leggerla). Il comico, però, ha parlato anche al Corriere della Sera, chiarendo alcuni punti: "Io tifo Atalanta? Non mi piace dire "è una provocazione", è un calcio d'angolo con cui si salvano quelli che si pentono di aver detto qualcosa. Mi hanno telefonato, ho detto quello che penso. Anche se due cose non si cambiano: i figli e la squadra di calcio".

Sul Milan: "Il cuore è milanista, ma tutto nasce da lì, dal cuore. Il calcio è fatto di tifosi, di persone oneste che pagano il biglietto. Poi c'era il cuore del presidente, uno che nella squadra metteva impegno, denaro, perchè prima non faceva quel mestiere lì, nessuno nasce presidente di calcio. Era un appassionato. Poi di colpo cambia tutto: i presidenti diventano investitori, il calcio è un business senza regole".

Su Elliott: "Se il Milan viene acquistato da un fondo, non è una persona, ma è una banca. Quelli che ci lavorano, da Gazidis a Maldini, sono tutte brave persone, ma lavorano per qualcuno che non c'è, una banca non ha cuore, ha dei conti. Poi un giorno salta fuori: ah, meno male che ci hanno squalificato dalle coppe. Leggere che bello siamo fuori dalle Coppe, oh bene che diamo via il portiere, oh bene che diamo via Cutrone. Ma come? Non è bello per niente. Io sono tifoso e ci rimango male. E' chiaro che resto milanista, se giocano Milan-Atalanta tengo per il Milan, ma di fronte non ho più il Milan che conosco io".

Sull'Atalanta: "Perchè ho scelto l'Atalanta? E' la squadra che più assomiglia al calcio che piaceva a me: una dirigenza di persone di qualità che crede nei giovani; tengono un allenatore tra i migliori, cambiano i calciatori ma il gioco resta lo stesso: al mercoledì vedrò l'Atalanta in tv, almeno ho qualcosa da fare. E poi certo non posso diventare interista, anche se l'80% dei miei amici è interista, e quest'anno l'Inter sarà una grande squadra. Il Napoli? Visto il mio lavoro, qualcuno potrebbe pensare a un conflitto d'interesse. L'Atalanta è come la squadra di una volta". Intanto Theo Hernandez è praticamente un nuovo giocatore del Milan. Ecco le sue caratteristiche tecniche, continua a leggere >>>

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