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Modric-Jashari al Milan, Sacchi: “Il peso della storia e un fascino che resiste”

Redazione PM
Luka Modric e Ardon Jashari sono nuovi giocatori del Milan. L'opinione di Arrigo Sacchi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport

Il Milan non si trova da tempo al vertice del calcio internazionale, né a livello di vittorie, né a livello di ricchezza economica. Il fascino del club, però, continua a resistere. Per quale motivo? Lo ha spiegato Arrigo Sacchi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport di oggi.

Il Milan e la sua storia gloriosa

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La riflessione dello storico allenatore rossonero, il quale diede il via all'era vincente del presidente Silvio Berlusconi, prende le mosse dai due nuovi acquisti del Milan, Luka Modric e Ardon Jashari. I due hanno età differenti (vivono momenti della carriera opposti) e provengono da nazioni diverse, ma sono accomunati dal ruolo in campo e dall'amore per il Milan ancor prima di aver indossato la maglia rossonera in partita.

Perché due ragazzi di generazioni diverse e di paesi diversi tifano Milan fin da piccoli? Per Sacchi la risposta è molto semplice: "basta guardare la bacheca del club dove brillano ben sette (dico sette) Coppe dei Campioni, oltre a tanti altri trofei". Nessun'altra squadra italiana può vantare un simile palmarès. Dunque, l'equazione risulta semplice: più trofei vinti fuori dai confini nazionali, più appeal internazionale. E aggiunge: "La storia di un club è fondamentale, io la metto al primo posto nella classifica delle qualità che sono necessarie per raggiungere la gloria. La società, con la sua storia, con il suo stile e con i suoi valori, viene prima degli allenatori e prima dei giocatori".

Ecco da dove bisogna ripartire

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A partire da questo tipo di consapevolezza si possono costruire i futuri successi. Il nuovo direttore sportivo Igli Tare e il nuovo allenatore Massimiliano Allegri ne sono consci. Lo hanno dimostrato a parole nelle rispettive presentazioni e a loro spetta comunicare questo messaggio così importante a tutti i giocatori in rosa.


In questa operazione potranno essere aiutati proprio da Modric e Jashari, conoscitori della gloriosa storia rossonera che li ha appassionati fin da bambini. La loro qualità in campo potrebbe dunque non essere l'unica risorsa a disposizione del club. Il loro attaccamento alla maglia, infatti, potrebbe ben sposarsi con la necessità di creare un gruppo solido, con una precisa unità d'intenti. Insomma, ciò che forse è mancato più di tutto negli ultimissimi anni. Come precisa Sacchi, infatti, "il club è una famiglia. Anzi: è un'azienda famigliare. Il che significa che i conti, alla fine del mese, devono tornare come in ogni famiglia che si rispetti, e che alla base dei rapporti ci devono essere solidi valori morali".

Sembra proprio che Modric e Jashari siano pronti a condividere tali valori morali. I due centrocampisti rappresentano (almeno finora) i colpi in vetrina del calciomercato estivo e dai loro piedi passeranno le trame del gioco rossonero. Ciò fa ben sperare i tifosi milanisti, abituati a una squadra che ha sempre conquistato successi "attraverso il gioco, il bel gioco, e quindi c'è anche una componente estetica che non deve essere sottovalutata".