Ma il Milan si presenta all’appuntamento con segnali incoraggianti. Dopo settimane di incertezza, la squadra ha trovato una nuova stabilità grazie al cambio di modulo deciso da Sergio Conceicao. Da quando il tecnico portoghese ha varato il nuovo assetto tattico, i rossoneri hanno vinto quattro delle ultime cinque partite, compresa la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, incassando solo due reti. Un’inversione di tendenza significativa rispetto alle difficoltà dei mesi precedenti.
La difesa, finalmente solida, è il simbolo della rinascita: Tomori, Gabbia e Pavlovic formano il trio titolare su cui Conceicao punta anche per le sfide decisive contro il Bologna. A crescere è stata anche la convinzione nei propri mezzi: la squadra ha ritrovato compattezza e spirito, e il successo in Liguria nell’ultima giornata di campionato ne è la conferma.
Nel post-partita di Genova, il tecnico ha chiesto ai suoi massima concentrazione per il 14 maggio. Tutto l’ambiente è proiettato sulla finale, considerata uno spartiacque per la stagione e forse anche per il futuro della panchina rossonera. Il destino di Conceição, infatti, resta ancora incerto e sarà oggetto di valutazioni solo a stagione conclusa.
Intanto, si monitorano le condizioni fisiche di alcuni elementi chiave. Tammy Abraham, rimasto ai box contro il Genoa per un affaticamento, dovrebbe recuperare in tempo per Roma, così come Fofana, uscito per precauzione a causa di un dolore al piede. Lo staff medico è fiducioso sul pieno recupero di entrambi.
Il Milan sa che non può più sbagliare. Roma vale un trofeo, l’Europa e, forse, anche il futuro. LEGGI ANCHE: Galliani diceva: “La Champions è la casa del Milan”. Ma ora è l’Inter a viverci >>>
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