Gli elementi al centro del nuovo Milan: "Sono arrivati nuovi elementi che devono integrarsi. Penso che il principio base su cui si reggerà la squadra sarà la forza della difesa e la rapidità del contropiede. Con gente come Leao e Pulisic bisogna fare così. E poi i rossoneri non avranno le coppe, un gran bel vantaggio come ha dimostrato il Napoli nella passata stagione".
Sulle possibilità di vincere lo Scudetto: "Può tentare l’impresa, ma non parte di certo come favorito. E, se ci riuscisse, sarebbe appunto un’impresa, cioè un fatto meraviglioso e straordinario che si verifica con poca frequenza".
Le aspettative sulla Serie A (con un ricordo del suo Milan)
—Ecco che cosa desidera dal nuovo torneo: "Una sola cosa: bellezza. Voglio che le squadre mi stupiscano, che siano coraggiose, che vadano all’attacco sempre, che siano organizzate, che facciano pressing come si fa nel resto d’Europa. Possibile che noi italiani siamo sempre in ultima fila quando ci sono delle novità?".
In proposito, un ricordo del suo Milan: "Il mio Milan, il pressing, lo faceva alla fine degli anni Ottanta: ne è passato di tempo, ma non vedo in giro squadre che applichino i nostri principi. E non mi si dica che c’erano Gullit, Van Basten, Rijkaard e Baresi, perché potrei dire che adesso i grandi giocatori non mancano. Il problema è farli muovere secondo un disegno chiaro e, possibilmente, divertente".
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