Milan, Sabatini: “Allegri unico compatibile con Vlahovic. Può resuscitarlo …

Il giornalista Sandro Sabatini ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'calciomercato.com' questo pomeriggio, soffermandosi in modo particolare sul possibile arrivo di Dusan Vlahovic al Milan. Ecco, dunque, una parte del suo pensiero.

Milan, Sabatini: "Allegri può metterci la faccia per Vlahovic. Leao ..."

"Con il linguaggio del giornalismo di altri tempi, avremmo definito il Perth Glory una squadra di pescatori australiani. Invece, il 9-0 dell’ultima amichevole itinerante del Milan è diventato un ottimo segnale per la stagione rossonera 'al netto del divario tecnico'. Perth è dall’altra parte del mondo, quindi diventa normale che laggiù vengano ambientate storie quasi dell’altro mondo. Tipo che il gioco di Allegri adesso è titolato 'show'. Con Leao che è tornato a sorridere con i goal oppure Okafor che sembra un giocatore vero anziché un imbucato sul bus del Napoli Scudetto. Certe cose possono accadere solo in Australia, dall’altra parte del mondo appunto".

"Anzi, no. Perché di qua invece si attende che proprio Allegri metta la faccia (non il muso, nemmeno il “corto muso”: la faccia) per resuscitare Vlahovic e anche la Juventus. Sì, proprio così. Pensate che ironia, a distanza di un anno dal comunicato bianconerissimo dell’allenatore dai “comportamenti non compatibili” con i valori della Juventus. Adesso diventa l’unico allenatore compatibile a Vlahovic, per non far perdere valore (almeno quello residuo) a Vlahovic stesso. Eh sì, perché in questi giorni tiene banco Lookman-Inter ma “sottobanco”, cioè non proprio alla luce del sole, lavorano Milan e Juventus per trovare una sistemazione al centravanti serbo che in teoria, senza il Max diavolo del “non gioco”, con un altro allenatore avrebbe fatto sfracelli oltre che le mitologiche “caterve di goal”".

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"Come giustamente ha fatto Comolli nell’ultima dichiarazione pubblica, è doveroso dire che Vlahovic andrà via solo e soltanto se arriverà un’offerta congrua. Ma si tratta di pura teoria. La pratica è che il 9 serbo sta bloccando innanzitutto se stesso, più le due squadre (soprattutto la Juve). Ha la prigione dorata di un ultimo anno di contratto da dodici milioni netti, peraltro già diventati undici perché la mensilità di luglio è stata appena saldata".