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MILAN-ROMA

Milan-Roma, Zazzaroni ricorda Galeone nella notte più bella del Diavolo

Redazione
Ivan Zazzaroni, sul Corriere dello Sport, racconta Milan-Roma 1-0 tra emozione e ricordo di Giovanni Galeone, il legame tra Allegri e Gasperini, gol vittoria di Pavlovic e grande prova di Maignan, sottolineando rimpianti e mentalità delle squadre

Ivan Zazzaroni dedica, inevitabilmente, il suo commento sul Corriere dello Sport uscito stamattina in edicola, al big match di San Siro tra Milan e Roma, terminato 1-0 in favore dei rossoneri. La partita, oltre che essere legata all'importanza relativa al campionato di calcio, ha avuto un'importanza speciale e assoluta per i due allenatori: Allegri e Gasperini.

Nella giornata di domenica, si è spento all'età di 84 anni Giovanni Galeone, famoso per i più giovani come il padre calcistico di Allegri, Gasperini e Marco Giampaolo, Zazzaroni lo definisce "innovatore, zonista convinto, poeta dell'allegria tattica e bulimico di emozioni". Ma per tutti era un grande uomo di calcio e una grande persona, soprattutto. Il giornalista del Corriere ci tiene a ricordarlo in questo modo, con un messaggio inviatogli nel mese di giugno dopo il loro ultimo contatto: "Ciao, Ivan, abbiamo svenduto il calcio italiano. Dove sono finiti i settori giovanili? E gli allenatori Vatta, Favini, Capello, Gasperini, Galeone, Reja che insegnano calcio ai ragazzi? Tristezza. Scusami. E pensare che la vera felicità la provi allenando i settori giovanili".

Ecco svelato il filo rosso che ha unito Max e Gasp domenica sera, il dolore per la scomparsa di un affetto importante. Ma la partita ci ha raccontato tanto altro, superando la tristezza del prepartita. Si sono viste in campo due squadre con mentalità ben distinte. Grande Roma nel primo tempo fino al gol del Milan, bravo a resistere ai colpi dei giallorossi, riuscendo anche a controbattere con successo con due ripartenze: la prima targata Leao-Pavlovic ha portato al gol vittoria di quest'ultimo, la seconda guidata da Bartesaghi che ha servito il pallone del 2-0, poi sbagliato, a Fofana. Il secondo tempo è iniziato con diverse occasioni buttate via dai rossoneri per raddoppiare e si è concluso con il grande momento di Mike Maignan, tornato decisivo dopo aver neutralizzato il calcio di rigore di Paulo Dybala.

"Dal pianto per Galeone si è passati così al rimpianto. Anzi, ai rimpianti", afferma Zazzaroni. I maggiori pensieri li ha la Roma, che ha sprecato un'occasione d'oro contro un Milan senza i due pesi massimi Pulisic e Rabiot, ma con un Modric che ha saputo illuminare ancora una volta il cielo sopra San Siro. Sicuramente più dolce è il rimpianto del Milan, colpevole di non essere riuscito a chiudere prima la partita, ma che si conferma squadra tosta, con una mentalità nuova e un leader assoluto di 40 anni.