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Milan-Roma, Ravelli ricorda Galeone nella notte di Leao: “È stato onorato il maestro con una bella sfida”

Milan-Roma, Ravelli: 'Diavolo vince grazie a Leao, alla vecchia maniera'
Arianna Ravelli sulla Gazzetta racconta una Serie A apertissima: quattro squadre in un punto e sette in cinque lunghezze. Il Milan supera la Roma in una sfida intensa tra gli "allievi di Galeone", con Leao decisivo e Maignan eroe sul rigore di Dybala
Redazione

"Si sta stretti là in alto", scrive Arianna Ravelli sulla Gazzetta dello Sport, fotografando perfettamente l'equilibrio di questo campionato: quattro squadre in un punto, Napoli, Roma, Milan e Inter, e sette racchiuse in cinque lunghezze per la lotta alla Champions League.

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Una Serie A senza padroni, dove ogni turno può cambiare la classifica provvisoria. Dopo la vittoria "sporca" dell’Inter a Verona, il Milan ha risposto nella serata di gala di San Siro, superando una Roma tosta e organizzata. Due squadre diverse, ma ugualmente ambiziose, guidate da due allievi prediletti del maestro Giovanni Galeone: Allegri e Gasperini. Una sfida che, come sottolinea Ravelli, "ha onorato il maestro con una partita bella, combattuta, intensa".


Nel primo tempo la Roma ha dominato per oltre quaranta minuti, arrivando undici volte alla conclusione. Ma è stato il Milan a trovare il vantaggio con Pavlovic, bravo a concretizzare un’azione nata da un’accelerazione di Leao e da un ribaltamento di fronte che ha colto impreparata la difesa giallorossa. Nella ripresa, il Milan ha creato sei chiare occasioni da gol senza riuscire a chiudere il match, rischiando il pareggio solo su rigore, parato da un intervento prodigioso di Maignan su Dybala.

Alla fine, come scrive ancora Ravelli, "il Milan la vince grazie al suo fuoriclasse, Leao, alla vecchia maniera". Il portoghese, tanto discusso quanto decisivo, ha spaccato la partita con le accelerazioni che lo rendono unico, anche se continua a soffrire quando deve agire da centravanti puro. Nkunku, fermo ancora a zero gol in campionato, non ha dato il contributo atteso. C'è però un segnale positivo: Modric, con la solita classe e qualche sacrificio da "operaio", ha offerto una regia d’alta scuola, e con i rientri di Pulisic e Rabiot, Allegri potrà presto contare su nuove soluzioni.