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Milan, proprietà distante. E per Pioli nessun aiuto dal mercato

Gerry Cardinale RedBird AC Milan
Il Milan di Stefano Pioli è in crisi, ma le colpe non sono tutte del tecnico. Gerry Cardinale è sparito, dal mercato pochissimi 'guizzi'

Daniele Triolo

'Tuttosport' oggi in edicola ha parlato della crisi profonda in cui è piombato, da inizio 2023, il Milan di Stefano Pioli. Un'involuzione spaventosa della quale hanno colpa tutti, dalla proprietà all'area tecnica, passando per l'allenatore ed il suo staff, arrivando fino ai calciatori. Quelli che, ogni tre giorni, stanno andando in campo a fare brutte figure.

Il fondo RedBird Capital Partners di Gerry Cardinale e i suoi investitori non possono essere contenti di quanto sta succedendo al Milan. Ma il quotidiano torinese ha anche evidenziato questa si stia rivelando per essere una proprietà distante, silenziosa e distaccata. Un po' il modus operandi che aveva James Pallotta nella Roma.

Cardinale a 'San Siro' per Milan-Tottenham

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In una situazione simile sarebbe importante che, al fianco dell'amministratore delegato Giorgio Furlani, ci sia anche Cardinale. Ma la sua presenza in città è prevista solo per Milan-Tottenham del prossimo 14 febbraio, partita di andata degli ottavi di finale di Champions League.

I problemi, poi, per Pioli e il suo Milan non arrivano soltanto da questo. Sotto accusa anche la costruzione della squadra. Quelli che c'erano già l'anno scorso hanno tirato la carretta finché hanno potuto: dal mercato estivo nessun aiuto. Pioli lo ha bocciato completamente. L'investimento principale, Charles De Ketelaere, pagato 35 milioni di euro, avrà bisogno di tempo per rendere.

Pioli ha bocciato tutti gli acquisti estivi del Milan

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Sergiño Dest, Aster Vranckx, Yacine Adli e Divock Origi, per 'Tuttosport', finora non hanno dato altro che inadeguatezza e infortuni. Malick Thiaw è l'unico che dà qualche segnale. Sarebbe servito un portiere, dopo il k.o. prolungato di Mike Maignan, ma la società ha ritenuto fosse il caso di dare fiducia a Ciprian Tătărușanu, palesemente non all'altezza.

Infine, la componente di campo. Pioli ha vinto lo Scudetto schierando il suo Milan, di fatto, con il 4-3-3. Un centrocampista 'box-to-box' svolgeva la duplice mansione di trequartista e interditore. Dovendo far giocare De Ketelaere, ha snaturato tutto e, con l'andare delle settimane, la squadra ha perso gioco e identità. Che non è facile ritrovare con una marea di infortunati. Milan, Pioli via a fine stagione? Due i possibili sostituti >>>

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