Milan, quale nuovo allenatore? Pochi liberi, spuntano due alternative

Il Milan, come lo scorso anno, corre il serio rischio di trovarsi 'spiazzato' nella corsa al nuovo allenatore. Lo ha riferito 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, evidenziando come i principali obiettivi del club di Via Aldo Rossi, con il passare dei giorni, si stiano allontanando sempre di più dai rossoneri.

Sabato notte, a 'San Siro', dopo Milan-Monza, il Senior AdvisorZlatan Ibrahimović, l'amministratore delegato Giorgio Furlani e il direttore tecnico Geoffrey Moncada hanno parlato della questione del nuovo allenatore al posto di Sérgio Conceição. Da oggi approfondiranno l'argomento con Igli Tare, che sarà a 'Casa Milan' e ufficializzato come direttore sportivo.

Nuovo allenatore Milan, stanno sfumando i candidati preferiti

Il Milan, che come prima mossa risolverà il contratto di Conceição, al momento è obbligato ad aspettare gli eventi. Vincenzo Italiano tratta il rinnovo con il Bologna e, se non ci sarà una rottura con i rossoblu, il suo nome andrà depennato dalla lista. Medesimo discorso può essere fatto con Gian Piero Gasperini e la sua situazione con l'Atalanta.

Massimiliano Allegri è libero da ogni vincolo, ma il Napoli lo ha già contattato per tutelarsi in caso di un ritorno di Antonio Conte alla Juventus. Ecco perché, in Via Aldo Rossi - considerando come Roberto De Zerbi non si muoverà dall'Olympique Marsiglia - hanno iniziato ad allargare il cerchio dei 'papabili'.

Farioli non è tra i papabili. Molto difficile pensare a Sarri

Il nuovo allenatore dovrà essere italiano (o aver lavorato in Serie A per anni) e avere un curriculum importante a livello di vittorie. Un identikit che si adatta a Roberto Mancini, ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana e reduce dalla delusione alla guida dell'Arabia Saudita. Il suo passato all’Inter, al Milan, non è considerato un ostacolo.

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Attenzione anche a Thiago Motta che non ha trofei nella sua bacheca da allenatore e che alla Juventus ha vissuto una brutta stagione, culminata con l’esonero. Un anno fa, di questi tempi, però era uno dei tecnici più desiderati d’Europa quando faceva volare il Bologna verso la qualificazione in Champions League. Non rientra, per ora, tra i candidati Francesco Farioli mentre non è da considerare Maurizio Sarri un nome caldo, visto il difficile rapporto avuto con Tare alla Lazio.