In campionato, il Milan Primavera occupa, stabilmente, un posto per disputare i playoff Scudetto e, pertanto, l'annata può dirsi senza dubbio positiva. Anche perché tanti giocatori si stanno prendendo le luci della ribalta, come il portiere Alessandro Longoni e il centrocampista Christian Comotto, entrambi classe 2008, che giocano sotto età. Ma la filosofia del settore guidato dal responsabile Vincenzo Vergine è chiara: far crescere i talenti il più velocemente possibile, per foraggiare il Milan Futuro e magari la Prima Squadra.
Unico passaggio a vuoto in Youth League
—Il binomio tra Vergine e Guidi, che si conoscevano già da prima, sta assicurando continuità e stabilità al progetto, nonché di risultati sul campo. L'unico 'passaggio a vuoto'? La Youth League. Con Ignazio Abate in panchina, il Milan Primavera era arrivato prima in semifinale e poi in finale del torneo internazionale nelle ultime due stagioni. Con la nuova Fase Campionato della Champions dei giovani, è uscito subito.
Ma non mancherà di certo occasione per rifarsi. In chiusura, un ulteriore nota di merito per il vivaio del Milan: è un serbatoio molto proficuo per le Nazionali giovanili italiane. A inizio marzo, il Milan era infatti il club che dava maggiori convocati alle Nazionali giovanili, con 30, due in più dell'Atalanta e quattro in più della Juventus. LEGGI ANCHE:Milan-Como, la probabile formazione: sono ben tre i dubbi di Conceicao >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/eec494e46b6935697ebe503ae98b13f4-scaled.jpeg)