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Milan, Pioli rialza la testa: “Champions League anche l’anno prossimo”

Stefano Pioli AC Milan
Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha vinto ieri la Panchina d'Oro per quanto fatto nella stagione 2021-2022. Ecco le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha vinto ieri la Panchina d'Oro per quanto fatto, alla guida dei rossoneri, nella stagione 2021-2022, con la conquista dello Scudetto. Le dichiarazioni di Pioli sono state riportate, tra i quotidiani sportivi oggi in edicola, anche da 'La Gazzetta dello Sport'.

Panchina d'Oro a Pioli (Milan): le sue dichiarazioni

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«Mi sono emozionato – ha detto Pioli dopo la cerimonia –. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso è un orgoglio. Siamo forse andati oltre le nostre qualità prendendoci un risultato straordinario che nessuno ad inizio stagione aveva pronosticato; e ricordo che verso fine annata i pronostici ci davano sempre in negativo. Ecco: qui, anche lo spessore delle persone che hanno lavorato con me, speciali, ha fatto tutto. E cito anche i tifosi: perché l’anno scorso era facile esserlo del Milan e quest’anno è stata dura a un certo punto, ma loro non ci hanno mai creato difficoltà. Come ho guarito il Milan? Con il lavoro, cercando di risolvere i problemi».

Pioli, tecnico del Milan campione d'Italia in carica, ha vinto con 33 voti su 46, davanti a Davide Nicola (Salernitana, 4 voti) e Luciano Spalletti (Napoli, 3 voti). «Ma non ho alcuna rivincita o un riscatto personale - la convinzione dell'allenatore rossonero -. Sono soddisfatto di ciò che ho fatto. Fino a quando riuscirò ad emozionarmi non mi porrò limiti, voglio crescere ancora. Credo che questa Panchina d’Oro sia una soddisfazione perché meritata. E mi piacerebbe vincerne un’altra ma per poterla avere bisogna … tornare a vincere».

La promessa del tecnico rossonero: "Champions a tutti i costi"

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Il Milan di Pioli, intanto, è tornato a vincere passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1, blindandosi dietro con l'aggiunta di un centrale dopo un mese di gennaio nero e caratterizzato da sconfitte pesanti e importanti. «La difesa a tre è un bagaglio in più - ha spiegato l'allenatore di Parma -: dovevamo risolvere alcuni problemi, trovare soluzioni». Ha lanciato Malick Thiaw, ha rinforzato il centrocampo, ha cambiato posizione in campo a Rafael Leão. Insomma, Pioli ha dato un'altra natura al suo Milan. Anche se lui ci ha tenuto a sottolineare una cosa.

«In verità siamo stati in linea fino al famoso periodo di crisi. E poi comunque saremmo ancora in linea se il Napoli non stesse facendo il campionato che sta facendo, ovvero qualcosa di eccezionale, bisogna fargli i complimenti. Altrimenti tutte le altre squadre del nostro livello sarebbero lì a giocarsi il campionato in pochi punti. Abbiamo visto quanto è bello stare in Champions League, la vogliamo giocare anche l’anno prossimo. Le strade sono due: o vinciamo la Champions o arriviamo fra le prime quattro. Intanto, serve passare il turno. Se Thiaw può diventare come Fikayo Tomori? Ce lo auguriamo, ha qualità belle, da difensore moderno».

«Nel gruppo di oggi, rispetto a quello dell’anno scorso, ritrovo coesione e compattezza - ha concluso Pioli sul suo Milan -. Facile essere un gruppo quando ci sono i risultati ma per noi è stato difficile superare quelle tre-quattro settimane; ed è lì che il gruppo ne è uscito più forte. La stagione è ancora lunga, abbiamo tante cose da fare, vogliamo vincere tutte le gare da qui alla fine e mantenere, come detto, la Champions League: è troppo bella e stimolante …». Mercato Milan, doppio colpo in Bundesliga? Le ultime news >>>

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