Milan, per Pioli questo deve essere l’anno della consacrazione

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento a Stefano Pioli, tecnico del Milan, che, secondo il quotidiano generalista, adesso dovrà cercare di vincere qualcosa nella sua carriera. Dodici club, infatti, hanno cambiato panchina in Serie A, comprese tutte le grandi. Eccezion fatta, però, per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini e proprio per il Milan di Pioli.

"Chi è arrivato così vicino alla vetta per migliorare ha una sola possibilità: mirare al bersaglio grosso", ha spiegato il 'CorSera'. Per il Milan di Pioli, però, quello che dovrebbe essere, nei piani, l'anno della consacrazione, è iniziato male. Il Diavolo, infatti, ha perso Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu. Inoltre, fino a settembre non potranno contare né sull’eterno Zlatan Ibrahimovic, né sull’inesauribile Franck Kessié.

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Per le fortune del Milan di Pioli, dunque, ha commentato il 'Corriere della Sera', molto dipenderà da Brahim Díaz, adesso atteso a una svolta. Ismaël Bennacer avrà il compito di avviare l’azione dal basso, Diaz dovrà creare gioco nella metà campo avversaria, accendendo la squadra e cercando di impreziosire e sveltire la manovra.

La certezza del Milan, oltre alla solidità del gruppo, è la mano di Pioli che in rossonero si è completato e adesso deve solo vincere qualcosa. La speranza, oltre alla crescita del suo numero 10 (ri)preso dal Real Madrid, è la completa maturazione di giovani come Fikayo Tomori, Rafael Leao e soprattutto Sandro Tonali. Florenzi al Milan: segui con noi, LIVE, il suo primo giorno rossonero >>>