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RASSEGNA STAMPA

Milan, Maignan dice addio al 2022: nuovo guaio muscolare

Stefano Bressi

Milan che dovrà fare a meno di Maignan fino a dopo la sosta e il portiere rischia anche il Mondiale: ricaduta al polpaccio.

Da qui a metà novembre, il Milan dovrà fare a meno di Mike Maignan e affidarsi a Ciprian Tatarusanu, il che fa un po' effetto. Il rumeno classe 1986 è stato garanzia per diverse partite sia quest'anno che lo scorso, ma ovviamente la novità di ieri crea una situazione completamente diversa. Maignan, dopo essere stato fuori già un mese, dovrà allontanarsi per almeno altri 30 giorni. Il francese classe 1995 ha infatti subito un nuovo problema al polpaccio. Stavolta il soleo, l'altra volta il gemello mediale mentre era in Nazionale in ritiro. La prima indicazione data dal Milan è una rivalutazione tra 10 giorni, scrive , ma è solo un primo ricontrollo. L'unica speranza è riaverlo per le ultimissime partite di novembre, ma è un rischio e il fattore Mondiale può influenzarlo.

Maignan rischia il Mondiale

Un rischio che Maignan non vorrebbe correre, anche perché poteva essere il titolare della Francia a questa Coppa del Mondo 2022. L'ultimo anno da protagonista non è passato inosservato e il sogno stava per realizzarsi. Ecco perché è un rischio accelerare i tempi per averlo nelle ultime partite. Così come sarebbe un rischio fargli iniziare il Mondiale da titolare. Possibile però che venga convocato e una volta che avrà recuperato totalmente possa scendere in campo. Questo, però, al Milan importa relativamente poco.

Netta differenza nel ruolo

La rosa del Milan è completa e può sopperire a moltissime assenze, l'ha sempre dimostrato. Ci sono però due ruoli in cui c'è una grande differenza tra titolare e riserva: terzino sinistro e, appunto, portiere. Nei prossimi giorni il Milan si gioca una fetta importante di stagione tra qualificazione in Champions League e corsa Scudetto con il Napoli davanti, ma un calendario sulla carta favorevole ai rossoneri. Ecco perché l'infortunio di Maignan pesa tanto. La beffa è il fatto che il problema originario nasce in Nations League, in una partita poco importante.

Fiducia a Tatarusanu

In ogni caso c'è da dare fiducia a Tatarusanu, che in questo mese non se l'è cavata male e che già l'anno scorso era stato protagonista dello Scudetto con parate decisive. Un errore a stagione lo fa, come successo anche quest'anno, ma per il resto non si distingue né in positivo né in negativo. Certo, stavolta il periodo con lui in porta sarà più lungo, ma bisogna fidarsi. Ovviamente però Maignan è un'altra cosa rispetto a qualsiasi altro portiere e la sua sicurezza non è paragonabile.


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