Ieri i tifosi del Milan hanno dato vita ad una pacifica, ma feroce e vibrante contestazione all'indirizzo di proprietà e società del club rossonero. Lo hanno fatto dapprima, dalle ore 17:00 del pomeriggio, a 'Casa Milan', non risparmiando alcun protagonista: da Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird e proprietario del club al suo Senior AdvisorZlatan Ibrahimović.


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Milan, la contestazione dei tifosi è arrivata anche in Inghilterra e negli USA
Milan, la contestazione dei tifosi vista all'estero
—Passando per il fondo Elliott di Paul e Gordon Singer, per il Presidente Paolo Scaroni, per l'amministratore delegato Giorgio Furlani e per il direttore tecnico Geoffrey Moncada. I tifosi del Milan, nella contestazione dura all'attuale gestione del club, hanno invocato il ritorno di Paolo Maldini. Facendo capire, una volta per tutte, da che parte stanno i sostenitori della squadra meneghina.
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Quindi, in serata, si è spostata a 'San Siro' per Milan-Monza. Gli ultras della Curva Sud Milano, cuore del tifo rossonero, hanno formato la scritta 'Go Home', andate a casa, e continuato a intonare cori pro Maldini e contro tutti gli altri. Al 18', poi, hanno lasciato 'San Siro' proseguendo all'esterno la loro protesta. La contestazione ha avuto una discreta eco anche all'estero, anche se, stranamente (?) non è stata ripresa da un importante quotidiano sportivo nazionale.
Questo, per esempio, quanto riportato dal 'Daily Mail' in Inghilterra, che si è soffermato sulla protesta rossonera facendo leva, in particolare, sul nome di Ibra, tra i più conosciuti nella terra d'Albione per i suoi trascorsi da giocatore nel Manchester United.
Questo, invece, è quanto ha riferito 'The Athletic', interno del prestigioso 'New York Times', quotidiano storicamente bene informato su tutte le mosse di Cardinale. E, infatti, punta - nel suo titolo - sull'arrabbiatura dei tifosi rossoneri per la gestione del club da parte di RedBird.
Insomma, altro che 'bolla social' di dissenso, così come si pensava al quarto piano di 'Casa Milan' fino a non molto tempo fa. I tifosi rossoneri sono stanchi della filosofia messa in atto per la gestione del club dagli americani e non vedono l'ora che si verifichi una cessione. O anche soltanto un cambio di rotta che privilegi più il lato sportivo che il fatturato.
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