MILAN-JUVENTUS

Milan-Juventus 2-0: “Il Diavolo rivede le stelle” | Serie A News

La Juventus parte bene a 'San Siro' ma il Milan la domina e schiaccia dal 20' in avanti. Netto successo della squadra di Stefano Pioli

Daniele Triolo

Fikayo Tomori AC Milan Milan-Juventus 2-0 Serie A 2022-2023

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Milan-Juventus, partita della 9^ giornata della Serie A 2022-2023 disputatasi ieri a 'San Siro' e terminata 2-0 per i padroni di casa. Secondo il quotidiano sportivo nazionale, il Milan ha battuto nettamente la Juventus, rialzandosi dopo il k.o. di Londra in Champions League contro il Chelsea, perché è stato squadra in tutto.

Nell'empatia di gruppo, nella voglia di rivincita condivisa, nella sintonia con il tecnico Stefano Pioli, nella rappresentazione di un disegno tattico impeccabile. Per la 'rosea', il 2-0 di Milan-Juventus è da classificare come "la vittoria di un organismo sano, ricco di conoscenze, che sa assorbire le delusioni e rispettare il copione a prescindere dai suonatori". Un successo, netto, contro una diretta concorrente che aiuterà all'avvicinamento della partita di martedì contro il Chelsea a 'San Siro'.

Pioli ha indovinato tutte le mosse: dall'utilizzo di Matteo Gabbia nel cuore della difesa, con Pierre Kalulu spostato nel ruolo di terzino, all'impiego di Tommaso Pobega. Per finire, ovviamente, all'impiego di Brahim Díaz. Se il primo gol del Diavolo, infatti, lo ha segnato Fikayo Tomori, che era stato uno dei peggiori a Londra, il raddoppio l'ha siglato, al termine di una bellissima azione, proprio il fantasista andaluso, che dimostra di meritare più spazio.

La Juventus, invece, non è stata squadra in nulla. E stasera potrebbe ritrovarsi a 10 punti dalla vetta dopo soltanto 9 giornate di campionato. Leonardo Bonucci irriconoscibile, Dušan Vlahović mal servito e molle. Assente Ángel Di María, la 'Vecchia Signora' si è accasciata dopo 20' di gioco discreti. Giocatori spaesati. Il Milan ha vinto in scioltezza, colpendo anche due pali con Rafael Leão e tirando ben 21 volte verso il portiere polacco Wojciech Szczęsny (record negativo della Juve in campionato).

In 40 anni, poi, è la seconda volta soltanto che la Juventus non vince neanche una delle prime quattro trasferte, in cui ha raccolto appena 2 punti e segnato solo un gol. E dire che la squadra di Allegri non schierava riserve come Gabbia o Pobega, ma tutte prime linee e nazionali. Eppure, Vlahović non ha mai tirato verso la porta del Milan. Il disegno tattico di Pioli, secondo 'La Gazzetta dello Sport', è stato tanto lucido quanto spiazzante.

Pobega e Sandro Tonali su Manuel Locatelli e Adrien Rabiot per bloccare le ripartenze. Quindi, Theo Hernández ha giocato da mediano, per costruire al fianco di un ottimo Ismaël Bennacer. Brahim Díaz, dalla destra, per convergere verso il centro e rifinire. Kalulu bloccato a destra su Filip Kostić. Con il genio di Leão, il Milan ha dominato, rischiando di dilagare. Allegri ha risposto con un 4-4-2 scolastico, senz'anima né pressing né, tanto meno, sbocchi. Un tiro nel primo tempo.

Nel secondo, poi, anche peggio, perché è mancata la reazione rabbiosa. Un paio di occasioni potenziali nel finale, con Arkadiusz Milik e Moise Kean, ma nulla più. Anzi, Divock Origi è andato ad un passo dal terzo gol del Milan, che sarebbe stato il suo primo in campionato e in rossonero. Il Diavolo rialza la testa e vede le stelle; la Juve, invece, ha tanto da interrogarsi e il futuro si preannuncia nebuloso. Pagelle Milan-Juventus 2-0: scopri voti e giudizi dei rossoneri!

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