L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport' ha preso in esame le cadute di Milan e Juventus in questo finale di stagione. Il noto quotidiano risparmia pochi singoli rossoneri e scrive di una squadra che ha vissuto una sorta di illusione nel girone d'andata. Queste le parole: "La banda rossonera ha smesso di suonare il rock. E l’influenza zlatanesca non è più visibile. Calhanoglu è passato da profeta (in patria e fuori) a ragazzo sperduto. L’irresistibilità offensiva di Theo Hernandez è stata cancellata dalle sue amnesie difensive. Rebic alterna gol e prove scintillanti a opacità incontrollate. Leao non è una punta o almeno non la punta che si credeva, Mandzukic non è più una punta. Il Milan sta ‘vedendo’ le sue carte e si accorge di aver vissuto una vita da squadra che non era. Comunque l’ha vissuta. Meglio della Juve che neanche ha provato. Se può essere una consolazione". Esterno offensivo: grande occasione in Olanda per il Milan
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Milan, il ‘CorSport’ duro: “Ha vissuto una vita da squadra che non era”
L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport' ha analizzato il momento dei calciatori del Milan. Nel girone d'andata tutto un'illusione? Il punto
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