Milan, l'esito del summit tra Furlani e Tare a Roma
—Saltato l'arrivo di Fabio Paratici, squalificato fino al prossimo 20 luglio, il Milan cerca un professionista di comprovata esperienza nel mercato italiano ed estero, che sappia lavorare in team e che, in caso di necessità, sappia farsi sentire nello spogliatoio. Furlani ha incontrato a tal proposito Tare per la prima volta, dopo che l'ex dirigente della Lazio aveva già conosciuto, a Londra, oltre un mese fa, il proprietario rossonero Gerry Cardinale e il suo Senior Advisor per il club rossonero, Zlatan Ibrahimović. L'albanese al momento è un pelo avanti a tutti gli altri candidati al ruolo.
Ha lavorato 15 anni nella Lazio, piazzando colpi di mercato importanti tra entrate e uscite e, oltretutto, è libero. Sarebbe, pertanto, pronto a iniziare subito il lavoro per il Milan. Il club, però, per ora secondo il quotidiano sportivo nazionale non sta premendo sull'acceleratore.
Nel lungo colloquio avuto ieri nella Capitale (ben quattro ore), Furlani e Tare si sono conosciuti meglio, si sono confrontati sui metodi di lavoro e sulle eventuali linee guida da seguire per il Milan. Nei prossimi giorni, però, tutto lascia credere che saranno valutati altri profili. Dal vivo o su 'Teams', magari anche stranieri come Thiago Scuro del Monaco.
D'Amico, Manna e Sartori resteranno dove sono adesso
—Il Milan aveva sul suo taccuino anche i nomi di Tony D’Amico, Giovanni Manna e Giovanni Sartori, ma in questo momento tutti e tre sono destinati a restare dove sono ovvero, rispettivamente, all’Atalanta, al Napoli e al Bologna. Perché sono ritenuti dai loro club centrali per il progetto e perché hanno contratti in essere.
Tare, dunque, al momento in vantaggio ma attenzione, perché, per la 'rosea', la corsa al ruolo di DS del Milan potrebbe avere un esito tutt'altro che scontato. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, via Walker? Il sostituto è un campione del mondo >>>
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