Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato di Milan-Bologna, finale della Coppa Italia 2024-2025 disputatasi allo stadio 'Olimpico' di Roma e terminata 0-1 con un gol di Dan Ndoye al 53'.


COPPA ITALIA
Milan crac: “Cori contro Cardinale, regno di Conceicao già finito”
Milan-Bologna 0-1, l'analisi della finale di Coppa Italia
—Il Bologna torna a vincere la Coppa Italia, la terza della sua storia, a 51 anni di distanza dall'ultima volta e Vincenzo Italiano, il suo allenatore, vince così la prima finale della sua carriera dopo le tre consecutive perse con la Fiorentina. Missione compiuta per i rossoblu; fallita, invece, per il Milan di Sérgio Conceição, che non solo non vince il trofeo nazionale dal 2003, ma che andava anche a caccia del secondo trofeo stagionale e di un posto nella prossima edizione dell'Europa League.
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"Una sconfitta, quella rossonera, che non ammette repliche. Il Milan è come un cerino, si accende subito e si spegne troppo in fretta. Un quarto d’ora di buone intenzioni e poi niente, notte fonda. La squadra specialista in rimonte, una volta sotto, colpita da Ndoye a inizio ripresa, non ha nessun tipo di reazione e non tira neppure una volta in porta", ha commentato il 'CorSera'.
I tifosi del Milan hanno concluso la loro notte capitolina con cori contro la proprietà e Gerry Cardinale. Il regno, breve, di Conceição sulla panchina del Diavolo è già finito. E ora, quando forse si è già perso troppo tempo, si può pensare alla ricostruzione.
Milan lento, molle, inconsistente. Che fallimento!
—Dopo un primo tempo equilibrato, iniziato meglio dal Milan e condotto poi bene dal Bologna, nella ripresa, dopo il gol rossoblu, Mike Maignan e compagni sono stati lenti, molli, inconsistenti. Non hanno creato pericoli ai rivali e hanno perso in maniera più che meritata la finale. Non ha funzionato nulla: un fallimento su tutta la linea sul quale ora si dovrà riflettere bene.
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