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Milan, Conceicao sbotta. Ma non ha centrato il problema principale

Daniele Triolo Redattore 
Sergio Conceicao, allenatore rossonero, piuttosto duro con i giornalisti nel post-partita di Milan-Atalanta 0-1 a 'San Siro'. Ha ragione?

Non è certamente un periodo facile per Sergio Conceicao, allenatore del Milan. Messo sotto contratto il 30 dicembre 2024 con l'obiettivo di raddrizzare una stagione nata malissimo sotto la guida del connazionale Paulo Fonseca, è riuscito nell'impresa di fare addirittura peggio in tutte le competizioni.

Milan, che crollo nella gestione Conceicao

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Ha vinto la Supercoppa Italiana, vero, ma ha poi peggiorato la posizione in classifica in Serie A (la qualificazione europea è diventata un miraggio per i rossoneri) ed è uscito in malo modo dalla Champions League contro le riserve del Feyenoord. Motivo per cui, già da tempo, sui giornali ogni giorno si ipotizzano i nomi in corsa per la panchina del Milan nella stagione 2025-2026.

Conceicao non ha retto e, al termine di Milan-Atalanta 0-1 di domenica scorsa in campionato, è sbottato chiedendo rispetto per la sua persona e per il suo lavoro. «Non è che sono venuto da un altro pianeta, sono già 14 anni che faccio l’allenatore, anche se per voi il Portogallo non conta niente», l'invettiva contro i giornalisti.

Il 'CorSera': "Qualche ragione ce l'ha, ma ..."

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Lapidario, ma condivisibile senza dubbio, il commento della situazione bollente in casa rossonera fatto dal 'Corriere della Sera' oggi in edicola. "Conceicao qualche ragione ce l’ha, di sicuro il club non lo ha difeso come poteva e doveva, ma il problema principale qui sono i risultati del Milan, più che le voci sulla panchina. O no?". Come dare torto al quotidiano generalista sulla questione? LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, il nuovo difensore è un ex nerazzurro: le ultime >>>