Con l'arrivo al Milan di Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo e di Massimiliano Allegri in quello di nuovo allenatore, la società ha nettamente invertito il senso di marcia. Ne ha parlato il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola. Impossibile, d'altronde, proseguire sulla dissestata strada dell'ultima stagione, che ha condotto il Milan - contestato dai tifosi nelle sue sfere più alte - lontano dai vertici della classifica.


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Milan, con Tare e Allegri la società inverte il senso di marcia
Milan, la scelta di Tare e Allegri rompe con il recente passato
—Bisognava dare una svolta in casa Milan e con Tare e Allegri ne sono arrivate. Non ha pagato, di fatto, la strategia post licenziamento di Paolo Maldini e Frederic Massara, quando è nato il 'gruppo di lavoro'. In due anni, la situazione sportiva è crollata. E si è sentita la necessità di inserire nel management una figura dalla grande esperienza calcistica e di formazione italiana.
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Ovvero, il nuovo direttore sportivo Tare. Qui, ha evidenziato il 'CorSport', prima inversione di marcia pesante: il lavoro collegiale resta, ma sarà l'ex Lazio, il più esperto di tutti nel ruolo, a promuovere le decisioni per l'area sport. Poi la scelta del nuovo allenatore, Allegri. Un accentratore, un allenatore-manager, uomo di grande esperienza e di grande carisma dentro e fuori lo spogliatoio.
Il livornese è un accentratore, un allenatore manager
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Anche in questo caso, ha evidenziato il quotidiano romano, una grossa inversione di tendenza rispetto al recente passato, visto che erano stati scelti Paulo Fonseca prima e Sérgio Conceição poi.
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