Milan, al comando c'è Furlani: viene prima di Ibra
—Quindi, la logica conseguenza, per il 'CorSport', è che Zlatan Ibrahimović, Senior Advisor di RedBird e Cardinale per il club di Via Aldo Rossi, continuerà a far parte dell'organismo decisionale rossonero, ma in una posizione subordinata rispetto a quella di Furlani. Ibra consulente, Furlani figura apicale di questo Milan.
Furlani continuerà a svolgere il suo ruolo di amministratore delegato, con il fondamentale potere di firma e, soprattutto, con enormi poteri decisionali. Di fatto, non sarà soltanto l'uomo 'dei conti'. Curerà, ovviamente, con particolare attenzione l'area finanziaria e commerciale del Milan, come fatto sin dai tempi in cui era il fondo Elliott - da cui Furlani proviene - l'azionista di maggioranza del club.
Il filo diretto con Elliott lo pone in posizione di forza
—Proprio il filo diretto con Elliott, creditore di RedBird nell'operazione di acquisto del Milan, per il quotidiano romano pone Furlani in una posizione di forza all'interno del management rossonero. Tutto dovrà passare dal controllo di Furlani che, oltretutto, prenderà anche decisioni per ciò che concerne l'area sportiva. Da acquisti e cessioni di mercato ai rinnovi di contratto, passando per la scelta del direttore sportivo e del nuovo allenatore.
In prima battuta, ora, Furlani sceglierà il DS del Milan. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, Cardinale e Ibra avevano incontrato, a Londra, i dirigenti Igli Tare, Fabio Paratici e Andrea Berta, potenziali candidati all'incarico. Ora il CEO porterà personalmente avanti il lavoro. Vedrà i primi due (non Berta, che ha scelto l'Arsenal), con la possibilità di altre opzioni da valutare nelle prossime settimane. Non sarà una scelta rapidissima. LEGGI ANCHE: Calciomercato – Milan e Roma, che intreccio di attaccanti! Le ultime news >>>
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