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RASSEGNA STAMPA

Milan, Capello: “Occhio lungo di Maldini e Massara, mi intriga”

Milan Capello ultime notizie AC Milan (GettyImages)
Capello, che con il Milan ha vinto tutto da allenatore e giocatore, ha parlato del campionato che sta per iniziando, dando le proprie idee.

Stefano Bressi

Con il Milan ha vinto tutto da allenatore e da giocatore, Fabio Capello, che adesso è osservatore esterno. Ai microfoni del Corriere dello Sport ha rilasciato alcune parole, con la previsione della stagione che sta per iniziare. Ovviamente impossibile non commentare le sue vecchie squadre, dalla Roma che ha preso Paulo Dybala, argentino classe 1994, fino al Milan che lo intriga. Ecco le sue parole.

Su Dybala nuovo Sivori: "Come no, quando arrivò alla Juve dal Palermo. Imparagonabili, però. E di epoche differenti, e lontanissime. Dybala è tanta qualità, è fantasia, se sta bene fisicamente fa la differenza come pochi altri al mondo. Ma Sivori era il Messi di quegli anni. Un genio. Quando leggo che avvicinano qualcuno a Messi mi vien voglia di strappare il giornale: Messi è inavvicinabile, unico, proibito inquadrarlo, appartiene a un ordine superiore".

Quindi la filiera storica della genialità era, e resta, Di Stefano, Sivori, Maradona, Messi: "Precisamente. Ho giocato una sola volta contro Sivori, era al Napoli, io alla Roma. Lui ti nascondeva il pallone con il sinistro e lo proteggeva cercando il contatto stretto e insistito con il corpo dell’avversario. (Capello sorride) «Ricordo che per tutta la partita Omar ripeté “mi toccano il culo, mi toccano il culo, maricòn”".

Chi avrà il compito più difficile il 13 agosto: "Spalletti. Ha perso Koulibaly, che dava sicurezza a tutta la squadra, e gli assist e i gol di Insigne. Il Napoli mi incuriosisce però. Kim è di sostanza e il georgiano ha, nei movimenti, qualcosa del primo Salah. Intrigante è anche il Milan che punta sulla qualità. Maldini e Massara hanno dimostrato di avere l’occhio lungo. Theo, Tomori, Kalulu, Maignan. Qualche riserva la pongo sull’attacco: Giroud non mi ha convinto del tutto, mentre Origi, la novità, rappresenta una mezza scommessa. A Liverpool ha fatto anche cose importanti, ma deve ritrovare la migliore condizione. Di assoluta garanzia è Leao, spero che confermi i progressi della scorsa stagione, potenziale straordinario".

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