Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come, venti giorni fa, a Udine, l'allenatore del Milan, il portoghese Sérgio Conceição abbia deciso di far giocare la sua squadra con un nuovo assetto tattico. Abbandonato il 4-2-3-1, il Diavolo ha abbracciato il 3-4-3.


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Milan, alle radici della trasformazione: perché con il 3-4-3 va meglio
Un modulo sul quale Conceição, a quanto pare, stava lavorando da oltre un mese, nel tentativo di aiutare il suo Milan ad esprimersi meglio sul terreno di gioco. E le risposte, va detto, sono arrivate. Udinese-Milan 0-4, Inter-Milan 0-3, Venezia-Milan 0-2. Soltanto in Milan-Atalanta 0-1 i rossoneri hanno incassato gol senza segnarne.
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Milan, 3-4-3 e la squadra è rinata
—Inoltre, Conceição ha sempre schierato la stessa formazione, eccezion fatta per il match del 'Penzo', quando la lombalgia che ha messo k.o. Luka Jović nel riscaldamento l'ha costretto ad inserire Tammy Abraham dall'inizio. Il mister, quindi, ha potuto e voluto dare continuità agli stessi uomini: un fattore che, nel corso della stagione, è sempre mancato.
Con il 3-4-3, numeri alla mano, il Milan ha blindato la difesa. La squadra è più solida, subisce meno le iniziative degli avversari e riesce ad essere maggiormente compatta. Peccato, però, che una quadratura del cerchio sia stata trovata ad aprile, quando ormai gli obiettivi più importanti della stagione erano già irrimediabilmente compromessi.
In tempo, però, per presentarsi a Milan-Bologna, finale della Coppa Italia 2024-2025 allo stadio 'Olimpico' di Roma, in ottime condizioni psico-fisiche. Vincere la coppa nazionale per alzare il secondo trofeo stagionale e, soprattutto, qualificarsi alla prossima edizione dell'Europa League: questo è l'obiettivo per il rinnovato e potenziato Milan di Conceição.
Difesa blindata, attacco rivitalizzato, singoli di nuovo al top
—Anche perché, con il nuovo assetto tattico, l'attacco si è rivitalizzato (9 gol in 4 partite) ma anche tanti singoli hanno aumentato la loro produttività. Il 'CorSport', per esempio, ha sottolineato come Theo Hernández - più libero di attaccare e meno di difendere con Strahinja Pavlović che lo copre dietro - stia tornando a fornire prestazioni convincenti.
Anche Fikayo Tomori, schierato nuovamente titolare, ma stavolta da braccetto destro nella difesa a tre, ha ritrovato lo smalto giusto. Esaltate, con questo 3-4-3, anche le qualità di Youssouf Fofana e Tijjani Reijnders in mediana. Spiace, però, un po' per Malick Thiaw: con Matteo Gabbia leader della retroguardia a tre, il tedesco ha perso il posto da titolare. LEGGI ANCHE: Calciomercato, il Milan pesca il nuovo difensore centrale in Premier League >>>
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