Già, perché, anche stavolta, il tecnico portoghese ha totalmente sbagliato la formazione iniziale. Il suo Milan, come ormai spesso accade, ha approcciato alla partita senza grinta, attenzione ed equilibrio. Fragile in difesa e vuoto in attacco. Ma Conceição ci ha messo del suo, scegliendo per questo Napoli-Milan, l'inconsistente João Félix ("Ormai fuori dal progetto e con un futuro in Turchia", il commento del quotidiano generalista) e inserendo Rafael Leão soltanto nel secondo tempo.
Meglio nella ripresa con Leão, ma non è bastato
—Meglio il Milan nella ripresa, con il suo numero 10 in campo. Ha cambiato pelle, conquistato il centrocampo e preso in mano le redini del gioco. Ma Santiago Giménez si è fatto ipnotizzare da Alex Meret, a metà ripresa, buttando alle ortiche un calcio di rigore, con il gol di Luka Jović arrivato troppo tardi per raddrizzare la barca che sta affondando.
La qualificazione alla prossima Champions League, distante 9 punti a 8 giornate dalla fine con 5 squadre davanti, per il Milan ormai è diventata una chimera. Il Milan ha perso a Napoli a sette anni di distanza dall'ultima volta tra campionato e Champions, testimoniando il fallimento totale di questa stagione, mentre gli azzurri di Antonio Conte restano incollati all'Inter, in piena lotta Scudetto. LEGGI ANCHE: Milan, spesa record sul calciomercato estivo per il gioiello della Liga >>>
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