ULTIME MILAN- Il cerchio si stringe e massimo entro 48 ore conosceremo il futuro di Paolo Maldini e al tempo stesso del Milan. Il club rossonero ha fretta e voglia di ripartire e per farlo in tempi brevi sarà necessaria una risposta positiva da parte dell'ex difensore alla proposta di Ivan Gazidis di quasi una settimana fa.
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Maldini, i primi nodi da sciogliere: Gigio, Romagnoli e la clausola di Suso
Attraverso le pagine odierne della Gazzetta vengono analizzati i primi nodi da sciogliere per Paolo Maldini, sempre più verso il sì al Milan
Paolo con ogni probabilità accetterà il suo nuovo incarico di responsabile dell'area tecnica, prendendo il posto di Leonardo, e avendo ottenuto il tanto desiderato ruolo di primo piano che chiedeva con insistenza in tutti questi anni. L'occasione è di quelle più uniche che rare e Maldini lo sa bene. Farsela sfuggire perché il rischio di poter fallire e sbagliare è alto vorrebbe dire lasciar passare un treno che passa una sola volta nella vita.
Maldini accetterà, sebbene tratterà alcune sue "imposizioni" - come la presenza di Costacurta come Club Manager- e immediatamente avrà i primi nodi da sciogliere e le prime importanti decisioni da prendere. Sul fronte mercato una cessione importante pare più che scontata. Donnarumma è colui che garantirebbe una plusvalenza e un ricavo maggiore dalla propria cessione. Con la partenza del classe '99 per circa 55-60 milioni, il club rossonero potrebbe investire il denaro per rinforzare gli altri ruoli.
Alessio Romagnoli, al contrario, potrebbe essere una seconda opzione. Ma lui è il capitano e leader della squadra. Dunque, se sarà ceduto lo si farà a fronte di un'offerta irrinunciabile. Il Milan non si preclude nulla. Ascolterà eventuali offerte e le valuterà. Infine, c'è il caso forse più spinoso. Suso ha ancora la clausola di circa 40 milioni che pende sulla sua testa e potrà essere libero di accordarsi con altre società senza che il club rossonero possa dire la sua. E' probabile che Maldini possa cercare una soluzione di rinnovo con il giocatore, eliminando la clausola, ma alzando notevolmente l'ingaggio (cosa che Leonardo aveva rifiutato).
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