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Licari: “Milan, il tempo stringe: tutto ciò che serve per ripartire bene”

Licari: 'Milan, il tempo stringe: tutto ciò che serve per ripartire bene'
Fabio Licari, giornalista de 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato in maniera approfondita del Milan nel suo editoriale odierno
Daniele Triolo Redattore 

Fabio Licari, giornalista de 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato del Milan in un editoriale nell'edizione odierna del quotidiano sportivo nazionale. Ecco, dunque, cosa ha scritto.

"Milan, serve una ristrutturazione vera. Non come quella dell'ultimo anno"

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"La fretta non è mai la risposta, ma neanche allungare i tempi delle scelte è una gran soluzione. E il tempo ormai stringe. Il Milan ha bisogno con urgenza di un paio di nomi, un direttore sportivo e un allenatore, e di un serio progetto tecnico-tattico per cominciare una ristrutturazione vera. Non come quella fallita dell’ultimo anno, con un allenatore non top rifiutato dai tifosi (Julen Lopetegui), un altro che da subito non sembrava l’ideale per cominciare un ciclo (Paulo Fonseca), un sostituto mai del tutto convincente (Sérgio Conceição), figure dirigenziali dal ruolo indefinito (Zlatan Ibrahimović) e un mercato che ha collezionato figurine interessanti ma non sempre compatibili con il progetto. Senza dimenticare che gli uomini vengono sempre prima dei progetti".


"Milan, uno Scudetto giochista causale, sublimato da un Pioli al massimo"

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"Si può ipotizzare che un anno deprimente sia stato sufficiente per non ripetere gli errori. La Juventus dei nove Scudetti è nata dalla visione di Andrea Agnelli, dall’abilità operativa di Giuseppe Marotta e dalla classe in panchina di Antonio Conte. Stesso discorso per l’Inter, altra italiana dalla dimensione europea, costruita mattone su mattone per il successo. Anche l’Atalanta di Europa League aveva un’idea forte dietro. Lo splendido Scudetto giochista del Milan è stato più casuale, una combinazione di situazioni sublimate da uno Stefano Pioli al massimo, ma non ha inaugurato un ciclo. Oggi il Milan inteso come club sembra come la squadra in campo: senza identità, con reparti a volte scollegati, buona tecnica, generosità, ma piani di volo un po’ scarabocchiati. Se Rafael Leão è in giornata sono scintille, altrimenti non c’è piano alternativo".

"La Coppa Italia garantirebbe la conferma di Conceição? Con una risposta negativa ..."

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"Sicuramente non aiuta il fatto di essere in sospeso tra il nulla di una stagione deprimente e la possibilità concreta di conquistare ancora qualcosa, tipo un posto in Europa (ma non certo la Champions League) o la Coppa Italia. In ogni caso sarebbero antidolorifici e non rimedi. Diciamo le cose come stanno: la Coppa Italia garantirebbe la conferma di Conceição? È la prima risposta che il Milan deve darsi immediatamente. Se sì, allora si nomini subito un dirigente adatto e si interroghi il portoghese su come vede il futuro. Se la risposta fosse negativa, come pare ogni giorno di più, non sarebbe il caso di perdere altro tempo".

"Il DS è un'urgenza. Sartori bravo a scoprire gioielli, ma il Milan avrebbe meno tempo del Bologna"

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"Un direttore sportivo è l’urgenza ma, come diceva ieri Cesare Prandelli alla Gazzetta, attenzione a confondere i ruoli. Il DS è l’esperto di mercato, l’uomo della società con il compito di individuare i nomi nel rispetto delle esigenze del bilancio, altrimenti sarebbero bravi tutti a costruire una rosa. Ma non è detto sia anche uomo di campo, come non lo è per esempio Giovanni Sartori, forse il più bravo a scoprire gioielli nascosti che però il Milan avrebbe meno tempo del Bologna di aspettare. Esiste anche il direttore tecnico, l’indispensabile collegamento tra squadra, allenatore e società, e che potrebbe affiancare quella del ds. Il direttore tecnico ha la competenza per dire all’allenatore che sta sbagliando, evitandogli il perseverare degli errori. Non sono tante le figure professionali che impersonano i due ruoli, ma esistono".

"Serve un tecnico che sappia costruire e non soltanto gestire i tempi del progetto"

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"DS e DT, che siano uno o più, devono quindi indicare due cose: il tecnico giusto, uno che sappia costruire e non soltanto gestire, e i tempi di realizzazione del progetto. Vincere uno Scudetto in un anno è molto complicato, ma un orizzonte temporale serve. Il tutto ufficialmente da luglio, ben sapendo che il lavoro più importante, per anticipare gli altri, comincia molto prima. Ora". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, l’esperto: “Leao? Ecco la verità tra richiesta e futuro” >>>