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Kjaer: “Mai stato così bene come al Milan: tornerò più forte di prima”

Simon Kjaer AC Milan

Simon Kjaer, difensore attualmente infortunato, dalla Danimarca ha fatto sapere di essere carico e determinato. E felice di stare al Milan

Daniele Triolo

Simon Kjaer, difensore del Milan, salterà il resto della stagione, come ormai tristemente noto, per l'operazione subita ai legamenti del ginocchio sinistro. Il giocatore ha rilasciato, nelle scorse ore, un'intervista al canale televisivo 'TV2' e tali dichiarazioni sono state riportate anche da 'Tuttosport' oggi in edicola.

"Sfortunatamente finisco l'anno con un grave infortunio al ginocchio - ha detto Kjaer -. È il primo della mia carriera, ed è dura, certo. Ma fa anche parte del calcio. E ora che è successo, sarò dall'altra parte - forse un po' cliché ma è vero - ancora più forte di prima dell'infortunio".

Kjaer ha poi parlato del suo rapporto con il club rossonero (ha appena rinnovato fino al 30 giugno 2024). "Il Milan è il club dove mi sono sentito più a mio agio - ha esordito il difensore centrale danese -. Il posto in cui il mio ruolo dentro e fuori dal campo mi si addice di più. Stiamo facendo bene e ricevo molta fiducia dall'allenatore, molto supporto dai tifosi. Tutto sale in un'entità superiore".

Il ragazzo si trova anche molto bene nella città di Milano. "La famiglia prospera, Milano è una città fantastica e sin dai primi anni della carriera ho sognato di giocare per questo club in particolare. Già a Palermo avevo detto al mio agente che un giorno avrei giocato nel Milan".

Kjaer, poi, ha anche parlato, nello specifico, del ruolo che ha all'interno del Milan. "Mi hanno scelto per un ruolo da leader in una squadra giovane ed abbiamo riportato il club ai vertici del calcio italiano e di nuovo in Champions League dopo tanti anni. Personalmente, probabilmente dal primo giorno qui ho giocato il miglior calcio della mia carriera".

Tutto ciò lo ha portato ad arrivare 18° nell'ultima classifica del Pallone d'Oro. "Il calcio è uno sport di squadra - ha detto Kjaer -, ma devo ammettere che per me è stato un grande onore essere tra i 30 candidati al Pallone d'Oro ed alla sera finire come numero 18. Ma anche per tutto il lavoro che ho messo nella mia carriera. E sono molto orgoglioso dei premi che ho ricevuto".

Chiosa dedicata all'amico Christian Eriksen, che ha aiutato a salvare, in campo, la scorsa estate durante Danimarca-Finlandia degli Europei. "Quel momento non può essere descritto. Solo con parole come 'terribile' e 'incomprensibile'. E quelle parole non bastano affatto. Non c'erano pensieri dietro le mie azioni, è stato istintivo. Abbiamo fatto tutti il possibile per aiutare. Un terribile, terribile momento. La cosa più importante per me è che ora Christian stia bene". Milan, ecco il vero sogno di Maldini per l'attacco dell'anno prossimo >>>

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