Dopo 4253 giorni, Massimiliano Allegri torna a celebrare una vittoria in campionato sulla panchina del Milan
Dopo 4253 giorni, Massimiliano Allegri torna a celebrare una vittoria in campionato sulla panchina rossonera. Il successo per 2-0 sul Lecce, un risultato che profuma di rivincita dopo la sconfitta contro la Cremonese, segna una vera e propria ripartenza per il Milan e il suo allenatore, che al fischio finale si è detto soddisfatto del lavoro dei suoi.
Allegri e i "due comandamenti": il Milan torna alla vittoria
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Per Allegri, come suggerito dalla Gazzetta dello Sport, la vittoria è stata il risultato del rispetto di due precetti fondamentali. "Primo comandamento: chiudere la porta", e la difesa non ha tradito. "Secondo comandamento: colpire quando c'è l'occasione", e i rossoneri, pur faticando all'inizio, hanno obbedito nella ripresa. Allegri ha elogiato l'umiltà e l'attenzione della squadra, sottolineando che "le partite vanno vinte sul campo, non è che se si veste la maglia del Milan succede a prescindere".
Il tecnico ha poi confermato la sua fiducia nel 3-5-2, modulo che, a suo dire, "copre bene il campo e dà più equilibrio". Ha inoltre commentato l'arrivo di Nkunku, definendolo un giocatore di "grande qualità" e aggiungendo che la società sta lavorando bene per riportare il Milan "dove merita ed essere competitivo". Sulle questioni di mercato legate a Gimenez e Musah, Allegri ha preferito non sbilanciarsi, sottolineando l'importanza di concentrarsi sulla partita piuttosto che sulle voci.
La classe eterna di Luka Modric
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Protagonista indiscusso della vittoria è stato Luka Modrić. Al suo secondo match da titolare, il campione croato ha nuovamente dettato i ritmi del centrocampo. A fine partita, parlando in inglese, ha espresso il suo stupore per il campionato italiano, definito "molto difficile" per la sua attenzione tattica.