Milan, Garlando difende Pioli: “Accanimento sorprendente. Il successore…”

Il giorno del derby di Milano. Milan e Inter si giocano molto. I rossoneri per chiudere al meglio la stagione dopo la delusione europea. I nerazzurri, vincendo, sarebbero matematicamente campioni d'Italia. Luigi Garlando, noto giornalista, ha scritto un pezzo di analisi su 'La Gazzetta dello Sport'. Tra gli argomenti anche il momento di Stefano Pioli, che in conferenza si è tolto qualche sassolino. Ecco il parere di Garlando.

Derby Milan-Inter, il parere di Garlando su Pioli

"Tanto per cominciare, non è mai successo che una squadra (l’Inter) avesse l’occasione di festeggiare uno scudetto in casa dell’altra (il Milan). E non uno scudetto qualsiasi, quello numero 20, che accenderà sulla maglia nerazzurra la seconda stella. All’Inter serve una vittoria per far storia. Sul Diavolo grava invece una pesantezza dantesca, da basso inferno, ben rappresentato dalla conferenza stampa di Stefano Pioli che, forse per la prima volta, ha perso il pieno controllo delle proprie emozioni, non le ha schermate e ha lasciato trapelare l’amarezza per una situazione compromessa e senza futuro: «Si è parlato troppo di me. Non ha fatto bene nessuno. Non a me»".

Garlando continua difendendo il lavoro di Pioli in rossonero: "Il Milan si presenta al derby secondo, con 5 punti di vantaggio sulla Juve, 11 punti in più della stagione scorsa, solo 2 in meno dell’anno tricolore, nonostante un mercato massiccio e imperfetto. Per tutti questi meriti, compresa la qualità di un gioco moderno, sorprende l’accanimento con cui Pioli, per mesi, è stato crocifisso sulle piazze social. Non sarà facile trovare un successore all’altezza capace di far crescere i giovani come Theo, Tonali e Leao". LEGGI ANCHE: Probabili formazioni, derby Milan-Inter. Leao, Musah. Pioli rivoluzione!

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