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Massimiliano Allegri (allenatore AC Milan), qui durante una seduta di allenamento dei rossoneri a Milanello | Milan News (Getty Images)
Il giornalista Paolo Condò, attraverso le pagine del Corriere della Sera, ha dedicato il suo editoriale alla conferenza stampa di presentazione tenuta da Massimiliano Allegri a Milanello.Ecco, di seguito, le sue parole:
"È ovvio che il ritorno in Champions sia l’obiettivo minimo dichiarabile, non occorre una proprietà di fondi per reputare indispensabili i denari connessi", scrive Condo riguardo i futuri obiettivi dei rossoneri, che aggiunge: "La vera missione che il tecnico si è assegnato, piuttosto, è quella competitività a marzo che qualche mese fa fu l’ultimo campo base del Napoli prima della scalata allo scudetto".
Sulla scelta del Milan di puntare su Allegri: "Allegri venne annunciato dal Milan il 30 maggio: quel giorno De Laurentiis non aveva ancora in tasca la conferma di Conte e per Marotta era la vigilia della finale senza certezze sul futuro di Inzaghi. E dunque Max — che certo non immaginava cosa sarebbe successo di lì a poco in Nazionale, altrimenti chissà — avrebbe potuto temporeggiare in attesa che si liberasse una delle due panchine meglio munite della serie A. Non l’ha fatto, a conferma della sua indole conservatrice: tornare al Milan è un atto di coraggio perché l’altro ritorno, quello alla Juve, non è andato granché bene".
La parentesi Juventus in conferenza: "È stato impeccabile nel risparmiarsi una battuta che certamente aveva sulla punta della lingua. Niente parole, bastano i fatti. Se il mercato verrà completato, ne arriveranno".
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