Rispetto agli obiettivi espressi in vista della stagione, ha scritto: "È ovvio che il ritorno in Champions sia l’obiettivo minimo dichiarabile, non occorre una proprietà di fondi per reputare indispensabili i denari connessi. La vera missione che il tecnico si è assegnato, piuttosto, è quella competitività a marzo che qualche mese fa fu l’ultimo campo base del Napoli prima della scalata allo scudetto".
"Allegri, tornare al Milan è un atto di coraggio"
—Max Allegri è una sicurezza. Lo hanno testimoniato le voci che riportavano interessamenti da diverse squadre in Italia. Fuori da qualunque strategia retorica, il ritorno al Milan per lui è stata una scelta: "Mai come in questa primavera Allegri è stato il centro del mercato allenatori, ed è giusto sottolineare come sia vero che il Milan è stata una scelta, perché tutti i tecnici dicono così ma non sempre sono sinceri. Allegri venne annunciato dal Milan il 30 maggio: quel giorno De Laurentiis non aveva ancora in tasca la conferma di Conte e per Marotta era la vigilia della finale senza certezze sul futuro di Inzaghi".
"E dunque Max — che certo non immaginava cosa sarebbe successo di lì a poco in Nazionale, altrimenti chissà — avrebbe potuto temporeggiare in attesa che si liberasse una delle due panchine meglio munite della serie A. Non l’ha fatto, a conferma della sua indole conservatrice: tornare al Milan è un atto di coraggio perché l’altro ritorno, quello alla Juve, non è andato granché bene. È andata peggio però a chi l’ha sostituito — e qui si parla di Giuntoli più che di Motta — e Allegri è stato impeccabile nel risparmiarsi una battuta che certamente aveva sulla punta della lingua. Niente parole, bastano i fatti. Se il mercato verrà completato, ne arriveranno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/c8f8798c8b076e80df78619a68bebac1.jpg)