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Capello distrugge il Milan: “Spero che i dirigenti sappiano una cosa …”

Capello: 'Milan, né gioco né occasioni: nulla, zero. I dirigenti ...'
Fabio Capello, ex allenatore dei rossoneri, ha commentato la sconfitta del Milan in finale di Coppa Italia contro il Bologna
Daniele Triolo Redattore 

Fabio Capello, ex allenatore dei rossoneri, ha parlato, su 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, della sconfitta del Milan di Sérgio Conceição, 0-1, in finale di Coppa Italia contro il Bologna di Vincenzo Italiano.

Milan, Capello così alla 'rosea' sulla sconfitta in finale di Coppa Italia

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Per Capello, il successo dei rossoblu è il "giusto coronamento del lavoro eccezionale fatto prima dalla società negli ultimi due anni, poi da Vincenzo Italiano in una stagione esaltante". Anche perché non era facile per il tecnico siciliano raccogliere l'eredità di Thiago Motta, che aveva portato la squadra in Champions League.


Soprattutto alla luce delle partenze di Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee. "Invece - ha scritto Capello - Italiano ha costruito un capolavoro, coadiuvato alla grande da Giovanni Sartori, che raramente sbaglia quando c’è da comprare un calciatore. Bologna merita la coppa, anche se a essere onesti la partita di Roma non è stato un bello spot per il calcio italiano".

Capello: "Milan, una sola vera occasione. Poi praticamente niente"

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Per Capello, partita brutta, dunque, in cui "nel mirino finisce, invece, inevitabilmente la prestazione del Milan. Che dire della squadra di Conceição? Se si eccettua qualche spunto di Rafa Leão nel primo tempo, i rossoneri non hanno fatto nulla, zero. Di occasioni vere, il Milan ne ha avuta una: all’inizio con quella carambola tra Beukema-Skorupski-Jović. Poi praticamente niente".

"Sparito Leão, unici sussulti da Chukwueze nel finale. Troppo poco"

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"Quando è andato sotto, Conceição ha provato a mettere in campo più attaccanti possibile, ma Italiano ha imparato bene la lezione delle finali perse alla guida della Fiorentina e ha chiuso gli spazi in difesa, concedendo pochissimo all’avversario. Sparito Leão, gli unici sussulti sono arrivati da Chukwueze nel finale (sarebbe potuto entrare prima? Col senno di poi ...). Troppo poco in una finale che arrivava dopo una stagione decisamente deludente", ha spiegato Capello.

"Palleggio basso con Maignan. Ma si può condurre così una finale?"

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L'ex tecnico del Diavolo ha poi proseguito così. "Nulla, però avviene per caso. Il Milan è drammaticamente senza un gioco collaudato. Per larga parte della partita, i difensori hanno continuato a palleggiare basso con Mike Maignan, senza nessuno che si prendesse la responsabilità del lancio o della giocata. Ma si può condurre così una finale? A mio avviso no. E al di là di Conceição, va detto come i calciatori abbiano dimostrato ancora una volta di avere poca personalità. La sconfitta è la logica conseguenza. Ed è meritata, oltre ogni altro discorso, compreso quello arbitrale".

"Il Milan non potrà essere questo anche l'anno prossimo"

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"Il k.o. in finale di Coppa Italia, invece, obbligherà il Milan a prendere decisioni molto più importanti - ha incalzato 'Don Fabio'-. La società ha preso tempo in questi mesi, ma la sconfitta di Roma non lascia spazio a repliche, dopo un campionato molto deludente e l’eliminazione dalla Champions League per opera del Feyenoord, non esattamente il Barcellona. Il Milan non potrà essere questo anche l’anno prossimo, spero lo sappiano anche i suoi dirigenti".

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