Ciò che è saltato all'occhio guardando il match è stata l'applicazione e la dedizione diffusa in ogni giocatore rossonero. Corse all'indietro e scatti in pressing si sono visti persino dal capitano di ieri, Rafa Leao, spesso punzecchiato proprio per la sua scarsa attitudine difensiva. Lo sottolinea la Gazzetta: "Quanto a spirito e impegno, il Diavolo è stato da applausi e si è piegato solo a causa di un guizzo di Saka. [...] Rispetto allo scorso anno il Milan è sembrato più tosto e compatto, più ordinato e pronto a soffrire".
È già il Milan di Allegri
—Sono i primi effetti della cura Max, che sta partendo dalla fase difensiva per sistemare una squadra che ha subito troppi gol nelle ultime stagioni. Su una difesa solida, si potranno costruire le basi per una squadra competitiva e - sul piano tecnico - equilibrata. Ciò non esclude, ma anzi sostiene la pericolosità offensiva, insita negli interpreti che il Milan possiede in rosa: Pulisic e Leao sopra tutti.
La stella portoghese ha giocato ieri da numero 9, provando talvolta a strappare in velocità con la sua esuberanza fisica e atletica. Il gol non è arrivato ma qualche occasione sì. Su questo Allegri dovrà lavorare, cercando di migliorarlo nella tecnica di tiro e nelle scelte sulla trequarti avversaria. Di certo, bisognerà attendere partite in cui giocherà nel suo ruolo, l'ala sinistra. Partendo dalla fascia, Leao ha sempre dimostrato di essere un giocatore decisivo, un fuoriclasse. Con il nuovo tecnico, lo attende la stagione della consacrazione o almeno è ciò che sperano i tifosi rossoneri e tutti gli amanti del calcio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/74fbca48be80657efafe854d0f0f2fcd.jpg)