Il ritorno del Milan a San Siro contro il Bari è stato un manifesto dritto al punto: il Diavolo è tornato alla concretezza
Il ritorno del Milan a San Siro per la Coppa Italia contro il Bari è stato un manifesto dritto al punto: il Diavolo è tornato alla concretezza. La vittoria per 2-0, pur contro un avversario inferiore, ha offerto le prime indicazioni su un cambio di rotta chiaro rispetto alla passata stagione. Con Massimiliano Allegri, si torna a un calcio più pragmatico, dove il risultato è la priorità e la squadra deve muoversi con pesi e contrappesi, senza inseguire utopie.
Modric, il genio senza età che incanta San Siro
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L'immagine più forte della serata, come riferito dalla Gazzetta dello Sport,, non è stata tattica, ma emotiva: l'ovazione riservata a Luka Modric. Il fuoriclasse croato, quasi quarantenne, ha incantato i 71.000 spettatori di San Siro, dimostrando che il suo talento non ha scadenze.
In un calcio che spesso sacrifica la tecnica per la velocità, l'arrivo di Modric è un regalo per tutti, un'opportunità unica per i compagni di imparare da un vero e proprio maestro. La sua abilità di leggere il gioco e servire assist millimetrici, come quello che Gimenez e Okafor non sono riusciti a sfruttare, dimostra che la sua grandezza è ancora intatta. San Siro, del resto, sa riconoscere la bellezza.
Tattica: l'esperimento Leao e la "comfort zone" di Allegri
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Dal punto di vista tattico, il Milan ha mostrato le linee guida già viste in estate: difesa a tre, un centrocampo folto e due punte veloci. L'esperimento più interessante, voluto da Allegri, è stato l'impiego di Rafael Leao come centravanti. Il portoghese ha risposto alla grande, segnando un gol di testa da vero numero 9 prima di essere costretto a uscire per infortunio. La sua posizione è una necessità per Allegri, che nel suo 3-5-2 non può permettersi un esterno a tutta fascia. La combinazione con Christian Pulisic a supporto sembra l'unica opzione possibile ad ora.