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Pellegatti: “Milan, auspico il ritorno ad una filiera dirigenziale più snella”

Carlo Pellegatti, giornalista tifoso dell'AC Milan

Carlo Pellegatti, giornalista sportivo e tifoso del Milan, ha spiegato come attualmente, in casa rossonera, ci sia caos per via dei troppi uomini al comando

Daniele Triolo

"ULTIME MILAN - Carlo Pellegatti, giornalista sportivo e tifoso del Milan, ha parlato del momento dei rossoneri su 'williamhillnews.it': "Si moltiplicano da quel giorno voci, rumors, indiscrezioni. Si parla, a torto o a ragione, anche di correnti all’interno della sede. Il risultato degli ultimi anni è ben impresso nella mente dei tifosi, un risultato che porta il Presidente Silvio Berlusconi alla fatale decisione di cedere il Milan. Dopo la breve parentesi della proprietà cinese, nel luglio 2018 il fondo Elliott assume la catena di comando, affidando a Leonardo la gestione tecnico-sportiva, con l’inserimento poi di Paolo Maldini. Una scelta accolta con entusiasmo. Purtroppo poi affiorano i problemi, già vissuti qualche anno prima. Nel momento caldo del campionato, ben condotto da Gennaro Gattuso e dai suoi ragazzi, si infittiscono le voci di contrasti tra Leonardo e il tecnico, figli forse di lontani malumori passati. Maldini sembra prendere le parti del suo ex compagno, cercando di mantenere difficili equilibri fino al giorno della conferenza stampa, alla vigilia del delicatissimo Sampdoria-Milan, quando Gattuso esclama, forte e deciso: 'Per quanto riguarda il mio futuro, saprete tutto fra due mesi!'. Si mormora così che queste gravi parole dell’allenatore siano state causate da una accesa discussione al termine della seduta di allenamento proprio tra l’allenatore calabrese e Leonardo. Gattuso sembra venir così abbandonato al suo destino proprio dal responsabile dell’area tecnica, nonostante la vicinanza di Maldini. Insomma un’altra diarchia che non porta i frutti sperati, nonostante la caratura dei protagonisti. Finisce il campionato con molti rimpianti e si volta pagina, ma non si tiene conto dell’esperienza passata. Dopo l’addio di Leonardo, Maldini diventa il responsabile della parte tecnica. Decide di avvalersi della collaborazione di un Direttore Sportivo molto stimato in campo nazionale e internazionale Fredric Massara, chiamando altresì, come suo primo collaboratore, una figura di spessore, carisma e personalità come quella di Zvonimir Boban. Alle prime difficoltà ricomincia il solito gioco delle responsabilità, insomma i soliti inconvenienti legati alla diarchia. La panchina di Marco Giampaolo scotta, dopo le quattro sconfitte su sei partite, ma sono tante le domande legate proprio alle scelte dei due diarchi. Maldini sta con Giampaolo? Boban lo vorrebbe cambiare subito? Perché Boban non è andato con Maldini a Milanello dopo la bruttissima partita contro la Fiorentina? Su quest’ultimo punto, da 'Casa Milan' è trapelata la notizia che il dirigente croato fosse impegnato con l’A.D. rossonero, Ivan Gazidis, quindi tutto si è subito sgonfiato. Oltre ai problemi legati a una classifica totalmente deficitaria, appaiono dunque poco chiare le strategie legate al destino di Marco Giampaolo, proprio perché sembrano divergere le opinioni sul suo lavoro da parte dei dirigenti. Auspico quindi, per il futuro del Milan, un ritorno a una filiera dirigenziale più snella, con un Presidente, un Amministratore Delegato alla parte finanziaria e un altro che si occupi della parte tecnica, affiancato da un Direttore Sportivo. Punto! Si eviterebbero così tante parole, tante illazioni, con decisioni vitali per il Club prese in tempi rapidi, senza perdite di tempo e di energia. Tutto quello che, purtroppo, sta accadendo oggi in casa Milan!". Per le ultime notizie su Luciano Spalletti, candidato numero a sostituire Giampaolo sulla panchina del Diavolo, continua a leggere >>>

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