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Panchina Milan – Rangnick, un tecnico eclettico: pochi dogmi e molte idee

Ralf Rangnick (credits: GETTY Images)

Difficile che Stefano Pioli venga confermato per il prossimo anno, più probabile l'arrivo di Ralf Rangnick sulla panchina del Milan. Ecco il suo stile

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Arrivano notizie contrastanti dalla Germania sulla trattativa tra il Milan e Ralf Rangnick. Il tedesco sarebbe sempre meno convinto dal progetto rossonero per gli scossoni avvenuti in società e per la presenza di troppe persone che possano prendere delle decisioni. Fin dai primi momenti, infatti, Rangnick ha sempre sottolineato come il suo arrivo fosse legato alla possibilità di fare sia l'allenatore che il direttore sportivo. Le voci dunque avanzano, ma il suo profilo è decisamente quello favorito per prendere le redini della guida tecnica rossonera.

Ma che modulo potrebbe utilizzare al Milan? Difficile dirlo. La storia di Rangnick lo dipinge come un allenatore eclettico, che non ha un modulo di riferimento preciso. Un aspetto più che positivo, perché denota un'elasticità non indifferente dovuta ai giocatori presenti in rosa. In molte partite Rangnick ha usato il 4-4-2 (modulo utilizzato da Stefano Pioli al momento), ma in altre ha disegnato un 4-3-1-2, un 4-2-3-1, ma ha utilizzato anche la difesa a tre, con un trequartista e due punte. C'è molta carne al fuoco dunque, bisogna vedere quale sarà l'idea di base con quella che sarà la rosa del Milan 2020-2021.

Con le caratteristiche presentate dal Milan al momento il 4-4-2 (o 4-2-3-1) sembra la soluzione migliore, ma ci sono molte variabili da considerare. Innanzitutto la permanenza di Zlatan Ibrahimovic, giocatore in grado sedi catalizzare le attenzioni interamente su di sé. La cosa certa dovrebbe essere la presenza di Hakan Calhanoglu nel suo scacchiere. Rangnick, infatti, ha più volte dichiarato l'ammirazione per il turco, tanto da volerlo portare al Lipsia in più occasioni. Per questo motivo il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1 sembrano le soluzioni più probabili. Nel primo caso, soprattutto se Ibrahimovic dovesse partire, ci sarebbe da fare un bel restyling in attacco, con almeno due elementi da inserire, ma si andrebbero a perdere due riferimenti attuali come Samu Castillejo e Ante Rebic.

Il Milan ha molti esterni in rosa e decidere di metterli tutti da parte non sarebbe forse la soluzione ideale. Ma il Diavolo dovrà fare anche qualcosa sul mercato: in questo senso Rangnick, con l'appoggio di Ivan Gazidis, avrà pieni poteri sulle decisioni da prendere come il più classico dei manager, soluzione mai utilizzata in Italia. Sarà rivoluzione anche l'anno prossimo?

Di certo se lo scenario è questo una piccola rivoluzione avverrà anche senza particolari interventi sul mercato. Molti sono anche i contratti da rinnovare per il Milan: ecco il punto della situazione, continua a leggere >>>

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