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Paqueta ancora mezzala: ma da Gattuso a Giampaolo tutto è cambiato

Lucas Paqueta, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Lucas Paqueta ha disputato contro il Feronikeli la sua prima partita agli ordini di Marco Giampaolo: per il nuovo tecnico non è un trequartista di ruolo

Daniele Triolo

ULTIME MILAN - Mancano, all'appello, soltanto Ismael Bennacer e Léo Duarte, gli ultimi due nuovi acquisti del Milan, in procinto comunque di unirsi al gruppo. Per il resto, eccezion fatta per l'infortunato Theo Hernández, Marco Giampaolo, tecnico rossonero, ha a disposizione tutti gli effettivi della rosa del Diavolo per la stagione 2019-2020 su cui lavorare.

Tra questi, naturalmente, c'è anche Lucas Paqueta, classe 1997, centrocampista brasiliano che, rientrato ad allenarsi lo scorso 30 luglio a Milanello dopo le vacanze successive alla vittoria in Coppa America con la 'Seleção' del Commissario Tecnico Tite, ha disputato la sua prima amichevole stagionale agli ordini di Giampaolo sabato sera sul campo del Feronikeli.

Paqueta è subentrato ad inizio ripresa a Hakan Calhanoglu, restando in campo dunque fino alla fine del match e, da subito, è stato evidente come l'ex Flamengo, per Giampaolo, sia una mezzala di centrocampo e non un trequartista, come a lungo si era ipotizzato sui quotidiani sportivi in edicola. Mezzala di sinistra, come veniva utilizzato da Gennaro Gattuso, la passata stagione, nel 4-3-3, ma anche sul versante opposto, come ha giocato gli ultimi 20' del match in Kosovo, invertendo la posizione con Fabio Borini.

Strano constatare come in un Milan che, da Gattuso a Giampaolo, ha radicalmente modificato modo stare in campo, di difendere e di attaccare, la posizione di Paqueta sia rimasta la medesima. In realtà, però, molto è cambiato anche per il brasiliano. Già, perché mentre con Gattuso il numero 39 doveva preoccuparsi maggiormente della fase difensiva, di tenere la posizione, limitando le incursioni sotto rete per mantenere un equilibrio di squadra, con Giampaolo il talento verdeoro ha più libertà di palleggio, movimento e possibilità di illuminare la scena.

Giampaolo, come noto, predilige un centrocampo di palleggiatori anche per questo motivo, ovvero avere più bocche da fuoco possibili per sviluppare, dalla cintola in su, quel calcio 'apprezzabile e godibile', come da sua stessa ammissione, che sta cercando di proporre in rossonero da un mese a questa parte. Al contempo, però, Paqueta "va disciplinato, è molto istintivo', ha ammesso Giampaolo sul brasiliano, a cui, però, ha riconosciuto l'enorme qualità di saper "vedere il gioco". Il ragazzo è ancora giovane, ed il tecnico, certamente, saprà plasmarlo al meglio per risaltarne al meglio le caratteristiche eliminandone i difetti.

D'altronde, è anche per questo motivo che Giampaolo è stato convocato al Milan, per valorizzare al meglio l'enorme talento di alcuni elementi della rosa rossonera. Paqueta su tutti, un investimento da 35 milioni di euro (più 10 milioni di euro di bonus ...) chiamato ad esplodere in questa stagione ed a trascinare il Diavolo in Champions League. Poco importa, a questo punto, se venti metri più indietro di quanto previsto: estro, qualità, assist e reti (con Giampaolo le mezzali si inseriscono frequentemente sotto porta) di certo non verranno frustrate.

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