"NEWS MILAN - Vituperato e contestato ma, alla fine, sempre tra i difensori più affidabili del Milan. Probabilmente, in una stagione dove anche il capitano, Alessio Romagnoli, sta facendo discreta fatica, il miglior centrale per rendimento: stiamo parlando di Mateo Musacchio, classe 1990, difensore argentino di passaporto italiano che, contro il Napoli, è stato una garanzia in campo nella fila rossonere.
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Musacchio, muro invalicabile: l’argentino allontana l’insidia Caldara
Mateo Musacchio, in occasione di Milan-Napoli, è stato il migliore della retroguardia rossonera: sempre in discussione, l'ex Villarreal può dare solidità
"Se il Diavolo, infatti, non è collassato nella parte finale del secondo tempo, prendendo gol nell'ultima mezzora di gioco come suo solito, è stato, infatti, anche per la proverbiale 'garra' sfoderata da Musacchio, il quale, nello specifico, ha evitato il tracollo del Milan al 65' quando, con Hirving Lozano lanciato a rete, in contropiede, a campo aperto, è intervenuto da maestro in scivolata togliendo la sfera dalla disponibilità del messicano.
"Di prestazioni buone, nei suoi due anni e mezzo in rossonero, Musacchio ne ha offerte, ma l'ex Villarreal, probabilmente, non ha mai goduto di troppo credito con i suoi stessi tifosi: Gennaro Gattuso, nella passata stagione, ne aveva, a più riprese, sottolineato le qualità di leadership e di solidità, quasi 'scusandosi' con lui per non avergli concesso, alla sua prima annata in rossonero, troppo spazio in campo (appena 22 gare tra campionato e coppe) vista la presenza di Leonardo Bonucci.
"Nella passata stagione, poi, Musacchio si è ritagliato uno spazio importante da titolare in campo al fianco di Romagnoli (33 presenze complessive ed un gol nel derby contro l'Inter) per poi confermarsi anche in quest'annata, fin qui deficitaria per i colori del Diavolo: ha saltato appena 3 partite, contro il Genoa per squalifica e quelle contro Lazio e Juventus per un affaticamento muscolare. Musacchio non ha quasi mai deluso e, in Milan-Napoli, ha anche allontanato l'insidia 'personale' rappresentata da Mattia Caldara.
"Sull'ex atalantino, classe 1994, il club di Via Aldo Rossi ha investito molto nell'estate 2018, nello scambio che ha riportato Bonucci a Torino ma, in due stagioni, ha messo piede in campo soltanto due volte, una in Europa League contro il Dudelange ed una in Coppa Italia contro la Lazio. Stefano Pioli, tecnico rossonero, ha sottolineato come il ragazzo abbia bisogno ancora di 2-3 settimane per tornare in forma accettabile per essere impiegato in Prima Squadra e, pertanto, si presume che fino al nuovo anno non sarà lanciato titolare.
"Musacchio, quindi, avrà un mese di tempo per dimostrare, ulteriormente, il suo valore e blindare, se possibile, a doppia mandata la difesa del Milan. Per convincere Pioli a puntare, ancora, su di lui come spalla di Romagnoli anziché virare su Caldara e la società rossonera, magari, a rinnovargli il contratto, in scadenza il 30 giugno 2021. Il numero 22 arrivò in rossonero, come si ricorderà, come primo acquisto dell'era cinese: un'epopea che il fondo Elliott, gradualmente, sta spazzando via.
"Intenzione di Musacchio è di sopravvivere all'epurazione e, di grinta e cattiveria, evitare che il Milan scivoli nella parte (troppo) bassa della classifica. Il soldato argentino è pronto a dare battaglia, contro tutto e tutti: riuscirà nell'impresa di guadagnarsi anche la stima della maggioranza dei tifosi rossoneri?
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